LA VITA RIBALTATA DA UNA MATITA
Non preoccuparti, peggio di così non può andare... John Callahan ha ricevuto dalla vita tutto il male possibile. Abbandonato dalla madre alla nascita, ha passato un’infanzia estremamente infelice nella famiglia che lo ha adottato. Ancora ragazzino, ha scoperto la via di fuga dell’alcol, diventandone in poco tempo succube. Poi, come se non bastasse, reduce da una serata di bevute senza fondo, è stato vittima di un terribile incidente stradale. Alla guida c’era un occasionale compagno di sbronza, uscito illeso; lui, invece, si ritrova paralizzato agli arti inferiori e a un braccio. Da un abisso così sembra impossibile poter riemergere. Ma John Callahan (1951-2010) riesce, incredibilmente, a dare una svolta alla sua vita. Ha un innato senso dell’umorismo, le sue battute sono sempre caustiche, il talento per il disegno è straordinario. Il vero handicap, ora, è la dipendenza dall’alcol. Cronaca di una devastante caduta e di un’esaltante, faticosissima risalita, il film di Gus Van Sant monta in modo febbricitante il presente e il passato, il dolore e la gioia, la colpa e il perdono. Avvalendosi di un cast formidabile (Joaquin Phoenix, immedesimato all’inverosimile nel protagonista, prima e dopo l’incidente; ma anche Jonah Hill e Jack Black) il regista ripercorre il cammino di un uomo dato per finito, che grazie alla forza di volontà e all’aiuto di un gruppo di ascolto per alcolisti, ce la fa a risalire la china. Le sue vignette cominciano così ad apparire su giornali e riviste nazionali, suscitando spesso l’ira funesta dei più bigotti. Perché chi ha toccato il fondo conosce tutto dell’animo umano, il meglio e il peggio. E, se possiede il genio di John, sa come trasformarlo in qualcosa di grande.