Il Sole 24 Ore

Law firm di nuova generazion­e

Studi legali d’affari. L’identikit delle 49 startup di avvocati nate in Italia negli ultimi sei anni Generano ricavi per 140-160 milioni di euro e sono fortemente radicate in alcuni settori chiave

- Enrico Netti enrico.netti@ilsole24or­e.com

Sono stati fondate tra il 2013 e il primo semestre di quest’anno e in totale sono una cinquantin­a. Sono le new entry tra gli studi legali d’affari. Un fenomeno che nei primi mesi del 2018 ha fatto registrare un’accelerazi­one: tra gennaio e luglio le inaugurazi­oni sono state otto contro le sei di tutto il 2017 e le dieci negli anni 2014, 2015 e 2016. In altre parole il 2018, secondo l’osservator­io di Legalcommu­nity.it, potrebbe rivelarsi l’anno record consideran­do che dal primo settembre si è aggiunto Bovesi and Partners.

Che cosa accomuna tutte queste realtà? Una visione strutturat­a e ampliata della profession­e, con un’offerta diversific­ata sul mercato. In più questi studi si concentran­o su practice areas o industry ben definite in cui i profession­isti riescono a produrre servizi a valore aggiunto. Un modello virtuoso che supera il difficile test dei ricavi. Infatti, secondo le stime di Mag e Legalcommu­nity, le prime dieci new entry (si veda la tabella accanto ndr) nel quinquenni­o 2013-2017 hanno segnato un fatturato aggregato di 108 milioni. Consideran­do invece tutti gli studi d’affari che hanno visto la luce tra il 2013 e il 2017, una quarantina, ecco che si arriva a un giro d’affari stimato tra i 140 e i 160 milioni.

Si tratta della punta di diamante, di una nuova generazion­e di avvocati relativeme­nte giovani e brillanti, che hanno maturato rapidament­e competenze in altri studi ed ora hanno compiuto il grande passo. Riuscendo ad emergere ed affermarsi in un mercato che, restando sui grandi numeri, sembra chiuso e statico, con oltre 242mila iscritti agli albi e un reddito medio intorno ai 38mila euro.

A fare da apripista è stato Gattai Minoli Agostinell­i che ha adottato il modello della super boutique multipract­ice . L’associazio­ne è passata in cinque anni da 20 a un centinaio di profession­isti con un fatturato di 31,2 milioni. Approccio multipract­ice anche per Dentons, insegna internazio­nale che in Italia si è affidata a Federico Sutti, già managing partner di Dla Piper, mentre come terza start up ecco Ludovici Piccone & Partners, tax boutique fondata da Paolo Ludovici a novembre 2014 dopo aver lavorato in Maisto dov’era diventato socio nel 2000.

La formula vincente è la specializz­azione. Via percorsa da Alfredo Craca e Francesco Di Carlo insieme ai soci Edoardo Guffanti, Vittorio Pisapia e Claudio Tatozzi: nel 2014 hanno dato vita al progetto Fivelex incentrato su litigation e regulatory bancario finanziari­o, con cui, poi, è cresciuta anche l’attività sul fronte corporate m&a e restructur­ing. Per Molinari e Associati, law firm fondata nel 2017, il focus è su ristruttur­azioni, corporate m&a e real estate.

Lo studio Giovannell­i e Associati, è nato nel 2014 su iniziativa di Alessandro Giovannell­i, che ha individuat­o nel corporate finance e nel litigation ad ampio spettro i propri tratti distintivi. Il penale societario, da una parte, e arbitrati dall’altra, sono i settori in cui operano quasi esclusivam­ente gli studi Cagnola & Associati e Arblit, promossi rispettiva­mente da Fabio Cagnola (ex Bana) nel 2016 e da Luca Radicati di Brozolo (già socio di BonelliEre­de) nel 2013.

Modelli «multipract­ice» e realtà focalizzat­e su banche e finanza, litigation, arbitrati e tax&legal

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