Pensione a quota 100, la Lega vuole scendere a 62 anni
Pace fiscale, ipotesi tetto a un milione. Salvini: «Incassi oltre i 20 miliardi»
Aperturadelleportedellapensionea62 anniconquota100,epacefiscaleperidebitiarretratifinoaunmilionedieuro.Sono queste le principali novità uscite dal verticediierisullamanovrachehariunitolostatomaggioredellaLega.Suopzioni,soglieeregoleitecnicilavoranoancora,mal’indicazioneèchiara.«Quota100 con64annièassolutamentetroppoalto. Iohochiestoalmassimo62»,haspiegato ilvicepremieraPortaaPorta,doveharilanciatoancheobiettiviambiziosiperla pacefiscale. «Sipossonoincassarepiùdi 20miliardidieuro»,hadetto,indicando peròcifrecherestanodistantidaquelle stimate a Via XX Settembre.
Sulle pensioni, che restano il centro degli obiettivi leghisti, la proposta di superamento della legge Fornero è in via di definizione sul piano tecnico. Nel vertice è stata valutata la possibilità di introdurre alcuni paletti per rendere finanziariamente compatibile l’introduzione di quota 100, nella somma di età anagrafica e anzianità contributiva dal 1° gennaio 2019. La soglia a 62 anni rilanciata da Salvini punta a garantire la pensione anticipata a una platea molto ampia.
In questo modo l’accesso anticipato al pensionamento dovrebbe essere consentito ad almeno 300mila lavoratori, per un costo che non dovrebbe superare i 6 miliardi. Con l’obiettivo, indicato anche da Tria, di favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Anche per il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che ha partecipato al vertice insieme, tra gli altri, ad Alberto Brambilla, la strada da percorrere è quella del ricorso a quota 100 senza troppi limiti «Il superamento della legge Fornero è un passaggio cruciale e avrà anche l’effetto di favorire la presenza di giovani nel mercato del lavoro».
Per Salvini i canali di pensionamento dovrebbero essere due: quota 100 ma anche 41 anni e sei mesi di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica. Ma la seconda opzione dovrebbe rimanere congelata almeno fino al 2020 per la dote non trascurabile necessaria a coprirla.
Il principale nodo da sciogliere per superare la riforma F or nero resta quello delle risorse. Secondo la società di ricerca Tabulala proposta della Legac osterebbecomplessivamente 13 miliardi al lordo delle tasse (9 al netto). A lasciare intendere che c’ è una questione risorse è stato anche ieri il ministro dell’ Economia Giovanni Tria: sulle pensioni« va studiata la correzione della Fornero e bisogna facilitare il turn over nelle imprese, il problema è controllare i costi e farlo rispettando i vincoli di bilancio». Dalle parole di Tria sembrerebbe emergere una sorta di corsia prioritaria da concedere all’ utilizzo di quota 100 perla gestione degli esuberi perle crisi aziendali .« Molte grandi aziende-ha spiegato Tria-mi hanno detto in questi giorni che il blocco delle uscite impedisce il rinnovodichilavorainquelleimprese». AlministerodelLavorodadiversesettimanesistastudiandol’ipotesidicreare unfondoesuberi,inpartedirettamente alimentatodalleimprese,perconsentire alle parti sociali, di utilizzare quota 100 per la gestione delle crisi aziendali. Nellapartitapotrebberoavereunruolo anche i fondi interprofessionali (per la formazione) che con il Jobs Act hanno giàmessounpiedenellagestionedelle politiche di ricollocazione. Su questo punto non sono esclusi nei prossimi giorniincontriconimpreseesindacati. IntantolaLegaguardaconfavoreanche allapropostadileggepresentataierida Fratelli d’Italia per favorire l’accesso in Italia ai pensionati degli altri Paesi Ue azzerando le tasse per 10 anni.
In fatto di fisco dal vertice arrivano molte conferme e qualche novità. La pace fiscale, per evitare l’effetto-condono generalizzato, potrebbe fermarsi ai debiti da un milione, lasciando per quelli più alti la strada dell’accertamento con adesione semplificato. Resta in discussione l’idea del taglio di un punto dell’Irpef per il primo scaglione (dal 23% al 22%), che potrebbe però lasciare spazio a un intervento più ambizioso ma messo in calendario per l’anno prossimo. Confermata l’estensione del forfait al 15% per le partite Iva e Pmi fino a 65mila euro, mentre il 5% aggiuntivo per la quota incrementale prova a sfondare il tetto ipotizzato da 100mila euro. La riduzione al 15% in cantiere per l’Ires sugli utili reinvestiti punta a essere strutturale, per favorire la programmazione delle imprese.
I paletti.«Quota 100 con 64 anni è assolutamente troppo alto. Io ho chiesto al massimo 62». È la proposta di Matteo Salvini (nella foto). Per la società Tabula la propostadella Lega costerebbe 13 miliardi
Priorità alla creazione di un fondo esuberi per la gestione di crisi aziendali. Proposta Fdi: pensionati Ue a tasse zero per 10 anni