A luglio la raccolta dei gestori rallenta di nuovo: -483 milioni
In rosso per 1 miliardo il saldo dei fondi. Patrimonio totale a 2.062 miliardi
C’è ancora il segno meno vicino alla raccolta dei gestori. A luglio infatti l’industria del risparmio gestito ha registrato il terzo calo consecutivo con un saldo netto negativo per 483 milioni. Si conferma quindi una tendenza che di fatto ha interrotto la lunga serie di dati positivi registrata dal settore nel corso dei mesi passati. Anche il clima di incertezza che ha spesso caratterizzato la dinamica dei mercati finanziari nei mesi scorsi insieme al fattore stagionale non hanno incoraggiato le nuove sottoscrizioni soprattutto su alcune tipologie di prodotti. In questo scenario, quindi, anche il patrimonio complessivo del sistema è arretrato leggermente, passando da 2.066 a 2.062 miliardi dei quali il 51,3% in capo alle gestioni collettive e il restante 48,7% a quelle di portafoglio.
Tornando ai flussi, va segnalata la retromarcia delle gestioni collettive che, a differenza del mese precedente (989 milioni), si sono presentate all’appuntamento mensile con i conti in rosso per 1,1 miliardi. Il calo questa volta è attribuibile quasi esclusivamente al segmento dei fondi aperti (-1,1 miliardi), vale a dire quelli che tradizionalmente raccolgono di più. Hanno riagguantato l’attivo, invece, le gestioni di portafoglio, passate da -1,6 miliardi di giugno agli attuali 598 milioni, complice il buon andamento dei mandati istituzionali in attivo per 657 milioni.
Dall’analisi delle consuete statistiche diffuse mensilmente da Assogestioni, nel comparto dei fondi aperti ci sono alcuni movimenti in controtendenza rispetto a giugno. Molti flussi per esempio si sono indirizzati nelle casse degli azionari che hanno totalizzato 1,2 miliardi rispetto al deficit precedente di 861 milioni, mentre sono andati in negativo i monetari (-1,8 miliardi) che il mese prima avevano riscosso molti consensi incassando ben 3,9 miliardi. Resta pesante anche il dato degli obbligazionari (-2,6 miliardi), mentre i bilanciati e i flessibili hanno migliorato le posizioni rispettivamente a quota 1,1 miliardi e 994 milioni.
Dal versante dei gruppi dell’asset management, da segnalare la raccolta di Amundi che ha incassato oltre un miliardo sulla scia del buon andamento sia dei fondi aperti sia delle gestioni. È positivo anche il bilancio mensile per Anima Holding (526 milioni), per Morgan Stanley (380 milioni), per Azimut (369 milioni) per Ubi Banca (345) e per il gruppo Intesa Sanpaolo (329 milioni), mentre le operazioni infragruppo hanno fatto scivolare il saldo del gruppo Generali a -2,4 miliardi. Negativi anche i dati del gruppo Bnp Paribas in rosso per 766 milioni, per Deutsche Bank (-168 milioni) e per Mediobanca (-147 milioni).