Di Maio: stop finanziamenti pubblici indiretti ai media
«Pd e Fi che sembrava dovessero comandare per chissà quanto tempo oggi sono ridotti ai minimi termini e non sono in grado neppure di fare un’opposizione e si limitano a spargere falsità sul governo, usando i giornali e le tv da loro controllati. Ecco, l’odio dei media nei nostri confronti è l’elemento di continuità dal 2014 a oggi. Ma anche per loro sta arrivando il momento di dire addio ai finanziamenti pubblici indiretti e alle inserzioni milionarie delle aziende partecipate dello Stato che dettano loro la linea editoriale». Così il vicepremier M5S Luigi Di Maio scrive sul blog delle Stelle tornando sul tema editoria. E sul tema è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: «La libertà di informazione è qualcosa di molto soggettivo sul quale potremmo aprire un dibattito di settimane». Durissima la replica dell’opposizione. «Di Maio non si deve permettere di minacciare la stampa. Il vicepresidente del consiglio vuole fare il caudillo e mettere il bavaglio ai giornali, rei di scrivere cose sgradite al M5S. Difenderemo in ogni modo l’articolo 21 della Costituzione» incalza il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci. Ed anche Fi, con Mariastella Gelmini insorge: «Di Maio minaccia la libera stampa».
Salvini: «La libertà di informazione è qualcosa di molto soggettivo»