Alcune opere restano contestate
Qualche situazione controversa, nonostante il glossario unico, è rimasta. Ne parla Daniele Ugolini, geometra e responsabile della segreteria tecnica del gruppo di lavoro della Rete delle professioni tecniche sulla revisione del Dpr 380/2001: «Dall’entrata in vigore dell’elenco ad oggi non tutti i comuni sono stati ugualmente rapidi nel tenere conto delle sue indicazioni. È stato un primo passo e ne serviranno altri per allineare tutti».
Su alcune opere restano molte richieste di chiarimenti dai tecnici. A partire dalle tettoie e dalle pensiline. «Guardando a come è impostato il glossario, è chiaro che non rientrano nell’edilizia libera perché sono parte del fabbricato; hanno a che fare con la sismicità. Tutte le cose inserite nel glossario non sono parte dell’edificio».
Discorso simile può essere fatto per pergolati e gazebo, anche loro oggetto di contestazioni frequenti. Per questi non servono autorizzazioni, con un’avvertenza: «Queste opere possono essere fissate al suolo con sistemi di ancoraggio, che servono a tenerle in sicurezza in caso di intemperie, ma non possono essere accompagnate da fondazioni». Altrimenti, servirà necessariamente un’autorizzazione. E il ragionamento vale anche per le cucce degli animali: «Sono libere ma devono avere dimensioni limitate. Non si può costruire una cuccia larga quattro metri».