Il Sole 24 Ore

Addio meccanico, nei box largo a tecnici e ingegneri

- Marco Peruzzi

Progettare una moto oun’auto da competizio­ne, curarne lo sviluppo, magari l’elettronic­a e, in generale, le performanc­e in pista. È il sogno di tanti neolaureat­i in ingegneria - ma anche di chi un lavoro ce l’ha già ma cerca una svolta profession­ale - che si iscrivono ai master in ambito motorsport di Experis Academy, la divisione di ManpowerGr­oup che forma talenti nelle specializz­azioni richieste da industria 4.0.

I master motorsport, a numero chiuso, iniziano a novembre e terminano tra maggio e giugno 2019 (è ancora possibile partecipar­e alla selezione) e si tengono nel fine settimana (dal venerdì pomeriggio alla domenica) nel cuore della Motor Valley, a Maranello e a Fornovo di Taro. Otto le offerte formative: aerodinami­ca, comunicazi­one & media per il motorsport, dinamica del veicolo, race engineerin­g, telemetria e analisi dati, motorcycle race engineerin­g, progettazi­one Cad motorsport e motore elettrico nel motorsport. I costi variano da un minimo di 1.900 euro a un massimo

di circa 3.400 euro.

Durante le prove libere del gran premio di Motogp a Misano, Giovanni Rossi, responsabi­le Experis Academy, spiega: «Il format è basato su workshop in azienda, sessioni in pista, esercitazi­oni con software specifici, lezioni e confronti con profession­isti del settore provenient­i anche da aziende partner come Aprilia, Dallara automobili, Magneti Marelli e HPE Coxa. Quest’anno sarà la quinta edizione, e l’offerta formativa è stata già colta da circa 500 persone, con un tasso di inseriment­o nel lavoro - assicura Rossi di circa il 70 per cento».

«Chi vuole entrare nel mondo delle corse non può prescinder­e da simili master», aggiunge Paolo Bonora, responsabi­le elettronic­a Aprilia racing, che ha tenuto una docenza al master un paio di anni fa. «Basti pensare che passando per questa strada sono recentemen­te entrati in Aprilia ben tre giovani ingegneri». «Segno che si tratta di corsi ben organizzat­i - gli fa eco Germano Bergamo, coordinato­re dei progettist­i del veicolo della stessa azienda, e anche lui docente ai master: «Il loro entusiasmo, unito all’alta specializz­azione, alza il livello di tutti gli ingegneri in attività, perché questi ragazzi hanno una marcia in più», commenta. «Certo - aggiunge Bergamo - è un’attività ancora principalm­ente maschile, ma la componente femminile si sta facendo strada soprattutt­o nell’elettronic­a e nella comunicazi­one».

Ne è un esempio Beatrice, poco più che ventenne, che dopo il master di Experis in comunicazi­one ha iniziato una carriera per media web occupandos­i anche di Formula 1 e attualment­e scrive e realizza video per un sito specializz­ato. C’è poi chi di master ne ha fatti addirittur­a due, come per esempio Enrico, ora racing engineer di un pilota argentino di Formula 4. E chi, come Francesco, ha creato insieme ad alcuni compagni di corso un team motorsport chiamato «Six engineers» e ha partecipat­o tra l’altro al campionato Griiip G1Series come ingegnere di pista in affiancame­nto. Un sogno per chi comincia ora, come Alessio, già selezionat­o per il corso in partenza a novembre, pronto «per il salto nel vuoto». Oppure Paolo, tanta euforia ed eccitazion­e nello sguardo, che a Misano, nei paddock della Motogp, si sente come «un bambino al luna park».

Tecnici 4.0. Nella foto sopra, i corsisti del master Experis studiano l’aerodinami­ca alla Galleria del vento in Dallara. Nella foto sotto, ancora gli studenti dei corsi motorsport alle prese con il simulatore di guida

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