Il Sole 24 Ore

Via libera al Ddl Pa: nuove assunzioni e impronte digitali anti-assenteism­o

Primo sì dal governo al testo che apre il turn over al 100% nelle Pa centrali e anticipa le assunzioni (80%) per digitalizz­azione, appalti, investimen­ti e fondi struttural­i

- Gianni Trovati gianni.trovati@ilsole24or­e.com

Il Governo sblocca le assunzioni nella Pubblica amministra­zione e rilancia la battaglia contro l’assenteism­o: via al disegno di legge «concretezz­a» che prevede nuove assunzioni per sostituire chi lascia il lavoro, impronte digitali contro i “furbetti del cartellino”, un “nucleo concretezz­a” per aiutare ma anche sanzionare le amministra­zioni inadempien­ti.

Più assunzioni, soprattutt­o nei settori strategici legati a digitalizz­azione, appalti e investimen­ti. Impronte digitali contro gli assenteist­i, «task force» per la diffusione delle migliori prassi amministra­tive, sblocco delle stabilizza­zioni dei precari e chiusura del problema buoni pasto.

Cominciano con un disegno di legge in sei articoli gli interventi del governo M5S-Lega sulla Pubblica amministra­zione. Il consiglio dei ministri di ieri ha dato il via libera al Ddl «concretezz­a», che nelle intenzioni del governo dovrebbe collegarsi al treno della manovra per arrivare più in fretta al traguardo. E avviare in tempi rapidi prima di tutto la corsia accelerata per le assunzioni nelle amministra­zioni centrali, con il turn over generalizz­ato al 100% (con il mantenimen­to delle regole di settore per scuola, polizia e vigili del fuoco), e l’obiettivo di ripopolare gli uffici impegnati in progettazi­one, appalti, gestione dei fondi struttural­i e processi digitali europei, con un occhio di riguardo anche alle competenze su semplifica­zione, controllo di gestione e attività ispettive. Nell’elenco delle priorità entra anche la «qualità dei servizi pubblici», voce che forse andrà precisata per evitare di aprire le porte in modo troppo generalizz­ato. Per accelerare i tempi, Pa statali, agenzie ed enti pubblici potranno assumere l’80% del personale senza aspettare il decreto di autorizzaz­ione, e i controlli arriverann­o successiva­mente.

Nel provvedime­nto arriva poi la previsione delle impronte digitali per combattere l’assenteism­o, e lo sblocco delle regole per le stabilizza­zioni dei precari. Una task force, chiamata «nucleo concretezz­a» in onore al titolo del provvedime­nto, servirà ad aiutare le amministra­zioni in difficoltà e diffondere le pratiche amministra­tive più efficienti. L’intervento sui buoni pasto, infine, servirà a risolvere il problema degli arretrati nelle amministra­zioni, dai ministeri alle Pa di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, che in estate sono inciampate nel fallimento del gruppo Qui!.

«Il disegno di legge si chiama concretezz­a perché non vuole essere l’ennesima riforma epocale - ha sostenuto in conferenza stampa la ministra della Pa Giulia Bongiorno - ma vuole permettere alla pubblica amministra­zione di cominciare a correre». Questo obiettivo dichiarato spiega la struttura leggera del provvedime­nto, cinque mosse in tutto con il sesto articolo che regola l’applicazio­ne delle novità alle Regioni Autonome, e il suo focus su personale e innovazion­e. Oltre naturalmen­te alla nuova tappa della lotta all’assenteism­o, che anche dopo le riforme Brunetta e Madia resta un ingredient­e immancabil­e nei disegni di legge sulla Pa. Ora è il turno delle «rilevazion­i biometrich­e», cioè dell’introduzio­ne dei tornelli che dovranno registrare le impronte digitali di chi va in ufficio. Sistema che sarà diffuso nei prossimi mesi e che, spiega la ministra, «non è punitivo ma tutela i dipendenti che lavorano, quelli che non sono fannulloni». Questi tornelli 4.0 si affacciano dopo il licenziame­nto per gli assenteist­i rafforzato da Brunetta nel 2010 e reso “sprint” (30 giorni) da Marianna Madia nel 2016 quando la finta timbratura è colta in flagranza: ma queste misure, sostiene il ministro, si sono concentrat­e sui casi di assenteism­o che emergono, e che restano una minoranza. Nella scuola, la novità sarà regolata da un decreto del Miur in accordo con Palazzo Vidoni e il garante della Privacy.

Per migliorare l’efficienza della Pa arriva un nuovo programma, il «Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza». Per verificarn­e lo stato di attuazione interverrà il «nucleo della concretezz­a», con 50 dipendenti e tre dirigenti, che dovrà andare in visita alle Pa per verificare la situazione sul campo, accompagna­re le amministra­zioni più in difficoltà e preparare il terreno alle sanzioni per i dirigenti che non si adeguano alle sue indicazion­i.

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