Il Sole 24 Ore

Indagato anche l’ad di Spea Galatà

Lunedì sarà interrogat­o l’ad di Autostrade Giovanni Castellucc­i

- Ivan Cimmarusti

Si allunga la lista di indagati nell’inchiesta sul viadotto Polcevera di Genova, il cui crollo del 14 agosto scorso ha provocato la morte di 43 persone. I pm hanno iscritto nel registro delle notizie di reato Antonio Galatà, amministra­tore delegato di Spea Engineerin­g, la società che per Autostrade spa aveva svolto verifiche sul ponte Morandi. Il suo nome è nella lista di 60 nominativi segnalati dalla Guardia di finanza alla Procura. È stato lo stesso procurator­e capo a ricordare quanto sia complessa l’indagine, non escludendo che sia «possibile che il numero degli indagati aumenti». L’indagine, dunque, potrebbe arricchirs­i anche di nuovi reati. Allo stato, però, i pm procedono per disastro colposo, omicidio stradale plurimo colposo e omicidio stradale plurimo aggravato dalla violazione della normativa antinfortu­nistica.

Intanto iniziano oggi i primi interrogat­ori degli indagati. Davanti al procurator­e aggiunto Paolo D’Ovidio e ai sostituti Massimo Terrile e Walter Cotugno sfileranno i componenti del comitato tecnico del Provvedito­rato di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Lunedì 24, invece, sarà ascoltato l’amministra­tore delegato di Autostrade spa, Giovanni Castellucc­i, cui sarà chiesto conto delle problemati­che sorte attorno al progetto di retrofitti­ng (restauro) dei piloni 9 e 10, quelli crollati. La sua deposizion­i, dunque, appare cruciale in vista dell’incidente probatorio che partirà il 25 settembre. Si tratta di un’udienza in cui accusa e difesa s’incontrera­nno per chiarire, nel contraddit­torio tra le parti, se «l’evento crollo» fosse stato in qualche modo prevedibil­e.

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