I sindacati non trattano senza i dettagli sul piano
Nulla di fatto ieri al tavolo tra Pasta Zara e i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno lasciato la trattativa rendendosi disponibili a ritornare ad un confronto «solo quando verrà presentato l'investitore - spiegano - e quando, assieme all’azienda, saranno pronti a formalizzare un piano industriale che contenga anche le dovute rassicurazioni sul futuro dell’occupazione e dei tre siti produttivi di Riese Pio X (Treviso), Rovato (Brescia) e Muggia (Trieste). Dopo quasi due mesi dall’inizio del confronto con Pasta Zara per i sindacati il piano industriale per il risanamento del Gruppo, che riguarda gli stabilimenti di Muggia, Riese e Rovato è insufficiente. «Ancora non ci è stato fatto sapere chi sarà il soggetto investitore che entrerà nella compagine societaria, né quale sarà il suo peso». L’investitore al quale i sindacati si riferiscono è il soggetto che dovrebbe intervenire sul capitale del colosso della pasta, in concordato preventivo “in bianco” fino all'8 ottobre, e del quale i vertici aziendali avrebbero sino ad oggi parlato solo in modo vago spiegando che i possibili candidati sono quattro e di natura sia industriale sia finanziaria. I sindacati dicono che, come in altre occasioni simili, sono pronti ad accompagnare il percorso di risanamento con gli strumenti contrattuali.