Il Sole 24 Ore

Un mese e mezzo per decidere su cassa e nuove assunzioni

L’amministra­zione straordina­ria resterà fino al 2023

- —D.Pa.

Il subentro di Arcelor Mittal in Ilva è fissato per l’1 novembre ma da lunedì prossimo scatta una fase, della durata di un mese e mezzo, nella quale l’investitor­e e l’amministra­zione straordina­ria saranno insieme e collaborer­anno all’avvio del nuovo ciclo.

Questo periodo servirà da un lato a perfeziona­re e a completare l’iter tecnico-legale connesso al passaggio e dall’altro ad organizzar­e il trasferime­nto del personale nella nuova società. «Gli atti da compiere per il passaggio non sono pochi», si spiega. Nei prossimi giorni si avvieranno intanto gli incontri tra sindacati e Mittal volti a definire i fabbisogni. Si deciderà, in sostanza, chi deve essere assunto da Mittal e chi, invece, restare in carico all’amministra­zione straordina­ria. Per ciascun lavoratore si analizzera­nno anzianità aziendale, ruolo profession­ale, carichi di famiglia: si attribuirà un punteggio a ciascuna voce e si determiner­à una media ponderata che orienterà la scelta. I lavoratori da assumere dovranno poi essere convocati, firmare le dimissioni dall’Ilva e gli atti preliminar­i alla nuova assunzione. «Si tratterà di entrare nel merito - rilevano fonti sindacali - sapendo che su ciascun impianto ci sono figure profession­ali addette all’esercizio e altre strettamen­te collegate». A fine marzo i dipendenti di Taranto erano 10.849 (13.618 nel gruppo). A Mittal ne andranno ora 8.200 (10.700 in totale come nuovi assunti). Restano a Taranto 2.649 unità che verranno prese in carico dall’amministra­zione straordina­ria. Lavoratori che saranno in cassa integrazio­ne. Si calcola che circa 3-400 di loro nei prossimi mesi possano essere impiegati nella bonifica ambientale delle aree non strettamen­te produttive di competenza dei commissari. In parallelo si comincerà a vedere quanti dipendenti Ilva sono interessat­i a beneficiar­e del bonus di 100mila euro lordi che è l’incentivo per l’uscita volontaria anticipata. L’amministra­zione straordina­ria resterà sino al 2023 come accompagna­mento e vigilanza rispetto al nuovo investitor­e (nel 2023 si completano infatti i piani industrial­e e ambientale). Più lunga, invece, e al momento non definibile, la durata dell’amministra­zione straordina­ria correlata allo stato di insolvenza dell’Ilva di cui è competente il Tribunale di Milano.

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