In aumento le vendite di giocattoli
Quasi il 70% degli acquisti avviene nella Gdo e nei negozi tradizionali
I giocattoli tradizionali nel loro piccolo riescono a battere smartphone e gli altri gadget high tech. Il 2018 è iniziato bene per il mercato italiano del giocattolo che nei primi sette mesi è riuscito a mettere a segno una crescita dell’1,7% dei ricavi rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente. Il giro d’affari dei giocattoli tradizionali sfiora così i 460 milioni e per fine anno, secondo una stima prudenziale, si dovrebbero raggiungere i 1,6 miliardi. È quanto rivelano i dati di Npd group per Assogiocattoli. Il mercato a livello europeo vede invece un calo degli acquisti del 2,4% a causa della chiusura, nel Regno Unito, Francia e Belgio, di importanti insegne specializzate legate al fallimento di Toys R’ Us.
«Il sentiment verso il Natale è moderatamente ottimista e ci attendiamo che continui questo trend positivo - spiega Paolo Taverna, direttore generale di Assogiocattoli -. Il merito di questi risultati è da cercare nella capacità delle aziende di fare ricerca e innovazione, puntando su nuovi concept come si vede, per esempio, per i più recenti giocattoli che integrano il virtuale con il reale, in linea con i desideri dei nativi digitali».
Per quanto riguarda i canali di vendita l’online è in crescita e vale il 18% del mercato, i negozi di giocattoli tradizionali il 34%, la Gdo è al 35% mentre la parte restante spazia dalle farmacie alle edicole e cartolerie e i negozi non specializzati. Gli acquisti sono trainati dai giochi in scatola e le bamboline collezionabili che vedono una crescita a doppia cifra mentre il maltempo di questa primavera ha pesato (-7%) sulle vendite dei giochi per l’outdoor.
Tra le properties, come brand e licenze, di maggiore successo tra i bimbi ecco al primo posto L.o.l. surprise! seguito da Barbie, Lego City, Total Marvel e Pj Masks. Le migliori performance sono di L.o.l. Surprise!, Pj Masks, Cars The Movie, Jurassic World per finire con Ben 10.