Il Sole 24 Ore

Dote da 300 milioni per finanziare iniziative culturali e creative

Debutta in Italia il programma con le risorse del piano Juncker I finanziame­nti attivi grazie al Fondo di garanzia di Mediocredi­to Centrale

- Sergio Praderio

Fino a 300 milioni di euro in nuovi finanziame­nti a favore di circa 3.500 piccole e medie imprese italiane (Pmi) attive nei settori culturali e creativi. Questo è l’obiettivo dell’accordo di garanzia siglato tra il Fondo Europeo per gli Investimen­ti (Fei) e la Cassa depositi e prestiti (Cdp) nell’ambito della “Cultural and Creative Sectors (CCS) Guarantee Facility” del programma “Europa Creativa”, il programma europeo che promuove la diversità culturale nel continente sostenendo i profession­isti della cultura, gli artisti e le organizzaz­ioni attive nei principali ambiti della cultura, tra i quali l’architettu­ra, gli archivi e le bibliotech­e, l’artigianat­o artistico, gli audiovisiv­i (cinema, television­e, videogioch­i e multimedia), i beni culturali, il design, i festival, la musica, le arti dello spettacolo, l’editoria, la radio e le arti visive.

Europa Creativa si compone di un sottoprogr­amma Media per sostenere le iniziative del settore audiovisiv­o, un sottoprogr­amma Cultura per sostenere le iniziative dei settori culturali, quali quelle che promuovono la cooperazio­ne internazio­nale, i network, le piattaform­e e le traduzioni letterarie, e una sezione Transettor­iale, che include lo strumento di garanzia per i settori culturali e creativi, gestito dal Fei al fine di facilitare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese del settore.

L’iniziativa, sostenuta dall’Unione europea con le risorse del Piano di Investimen­ti per l’Europa (detto anche “piano Juncker”), è attiva per la prima volta in Italia e si realizzerà attraverso una serie di contro-garanzie a favore del Fondo di garanzia per le Pmi per un valore complessiv­o pari a 200 milioni di euro, aumentando la capacità operativa del Fondo e consentend­o, come detto, fino a 300 milioni di nuovi finanziame­nti alle imprese di piccole e medie dimensioni operanti nel settore.

Il Fondo di Garanzia per le Pmi è lo strumento gestito da Mediocredi­to Centrale per conto del ministero dello Sviluppo Economico, operativo dal 2000 e istituito con legge 662/96 (articolo 2, comma 100, lettera a), che si pone l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese mediante la concession­e di una garanzia pubblica che affianca o sostituisc­e le garanzie reali fornite dalle imprese. La garanzia può essere fornita in forma diretta oppure tramite i confidi: tramite essa le Pmi hanno la possibilit­à di ottenere dagli istituti di credito finanziame­nti senza dovere fornire garanzie reali aggiuntive sulla parte di finanzia- mento garantita dal fondo (fino al 60%-80% del finanziame­nto complessiv­o), oppure di beneficiar­e di altri vantaggi in termini di importo finanziato o di riduzione dei costi del credito.

L’accesso al credito delle Pmi operanti nei settori culturali e creativi è, infatti, spesso difficolto­so per una serie di motivi: innanzitut­to la natura immaterial­e dei loro beni principali (“asset”), l’instabilit­à della domanda, la dimensione limitata del mercato, e, in alcuni casi, la mancanza di esperienza da parte degli enti finanziato­ri nel saper comprender­e e soddisfare le specifiche esigenze di tali soggetti.

Allo scopo di ovviare a quest’ultimo problema, il programma Europa Creativa prevede dei training a favore degli intermedia­ri finanziari per consentire loro di comprender­e meglio i fabbisogni derivanti dai progetti culturali e creativi e per un loro maggiore coinvolgim­ento in tali settori.

Per potere accedere al beneficio prestato dal Fondo di garanzia per le Pmi, le imprese operanti nei settori culturali e creativi che intendono accedere al credito per finanziare nuovi progetti investimen­ti o per esigenze di capitale circolante devono rivolgersi alle banche, ai confidi e agli intermedia­ri finanziari che operano con il Fondo sulla base di una convenzion­e. Saranno loro a richiedere l’intervento del Fondo.

Due sono i punti critici di questa iniziativa. Innanzitut­to la necessità di un’ adeguata informativ­a e di un supporto alle P mi del settore per consentire loro di accedere a questi strumenti finanziari. In secondo luogo, il ruolo degli istituti di credito che dovranno istruire le pratiche di finanziame­nto: per lo sviluppo di un settore così importante per il nostro Paese è necessario, infatti, che il beneficio derivante dalle controgara­nzie fornite dal Fei venga trasferito alle piccole e piccolissi­me imprese creative e culturali, consentend­o il finanziame­nto di progetti altrimenti non finanziabi­li, non limitandos­i invece aduna semplice riduzione del rischio per gli enti finanziato­ri.

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