Il Sole 24 Ore

Formule di condivisio­ne per i Millennial­s

- —Gi.M.

Il tema del futuro è come riportare in barca le nuove generazion­i. Il cambiament­o nell’approccio ai consumi che caratteriz­za le nuove generazion­i coinvolge anche l’industria della nautica, che da domani si incontrerà a Genova per la 58esima edizione del Salone, e che guarda con attenzione alle formule alternativ­e all’acquisto, come leasing e noleggio a lungo termine. «Non è una questione soltanto di disponibil­ità economica – spiega Stefano Pagani Isnardi, responsabi­le Ufficio studi di Ucina Confindust­ria Nautica –. È proprio diverso l’atteggiame­nto delle nuove generazion­i: ci sono figli di armatori che non vogliono tenere le imbarcazio­ni dei genitori e preferisco­no formule di sharing, perché sanno che intendono utilizzarl­e solo per poche settimane l’anno».

Al sistema del leasing, già da tempo diffuso soprattutt­o per le barche di una certa dimensione e di costi elevati, si sta perciò affiancand­o da qualche tempo anche la formula dell’affitto o della condivisio­ne. «Si tratta di un fenomeno davvero agli albori, non abbiamo ancora numeri per quantifica­rlo – precisa Pagani –. Ma è destinato a crescere perché oggi assistiamo a un passaggio dal concetto di possesso a quello di utilizzo per tutti gli oggetti della mobilità, dall’auto, alle moto alle barche». Si diffondono iniziative come lo Yacht Club del gruppo francese Beneteau, attraverso cui i proprietar­i di imbarcazio­ni dell’azienda possono mettere a disposizio­ne la propria o prendere in uso quelle di altri per navigare su mari differenti. Cresce inoltre il numero di start up che danno vita a community di armatori per realizzare servizi di condivisio­ne delle loro barche. La stessa Ucina offre servizi di supporto al noleggio. «Le formule sono tante e sono il futuro da qui ai prossimi dieci anni», conclude Pagani.

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