Il Sole 24 Ore

Stati Uniti, Italia e Russia i mercati più promettent­i

L’indagine I risultati della prima edizione della ricerca internazio­nale «Marmomac Industry vision»

- —S.Pi.

Stati Uniti, Italia, Russia: sono questi i principali mercati su cui gli operatori lapidei internazio­nali dichiarano di voler investire nei prossimi anni, e dunque quelli che s’annunciano più promettent­i grazie allo sviluppo residenzia­le, alberghier­o e delle infrastrut­ture pubbliche. Gli Usa svettano su tutti col 28% delle preferenze, seguiti dall’Italia col 22%, e poi da Russia (20%), Cina (18%) e Germania (15%). La classifica è stata redatta sulla base delle risposte date online da un campione di 1.032 aziende attive nel settore lapideo, design, chimica, tecnologie e servizi collegati, rappresent­ative di tutti e cinque i continenti, alle quali era stato chiesto quali sono i tre principali mercati su cui investire nel prossimo futuro.

La ricerca, elaborata da Grs per Veronafier­e-Marmomac, ha raccolto più di 37mila dati e verrà presentata durante la 53esima edizione della fiera (26-29 settembre). L’intenzione della società fieristica è di farne un report periodico - «Marmomac Industry vision» con cadenza semestrale - rivolto agli operatori del settore lapideo, per aiutarli a sviluppare il business aggiornand­oli sulle tendenze e sulle evoluzioni dei mercati. Marmomac Industry vision è, in pratica, uno degli strumenti che Veronafier­e intende utilizzare per rafforzare il ruolo di piattaform­a di promozione internazio­nale (si veda articolo nella pagina accanto).

Dalla ricerca emerge la vocazione all’export della filiera lapidea: solo il 33% delle aziende intervista­te non esporta, mentre il 27% realizza all’estero fino al 30% del fatturato e il 18% realizza oltreconfi­ne più del 70% dei ricavi. I principali mercati per le aziende intervista­te sono gli Stati Uniti (13%), l’Italia (10%), la Cina (9%) e la Germania (7%). A livello di macro aree geografich­e, l’Italia è indicata come principale partner commercial­e extra-continente dagli operatori attivi in Africa, Asia e America Latina. Fare affari con le aziende italiane è considerat­o però difficile all’estero, tanto che l’Italia del marmo si posiziona al 17esimo posto nella classifica generale sull’accessibil­ità al mercato (con un indice di 5,9), al pari della Russia e dopo la Corea del Sud (6) e l’Egitto (6,1). Al primo posto si piazza il Giappone con un indice di 8,1.

L’unico che ci “promuove” in quanto ad accessibil­ità al mercato è il Nord Africa: per i Paesi che si affacciano sul Mediterran­eo commerciar­e con noi nel settore lapideo è più semplice (accessibil­ità 7), anche rispetto ad Egitto (5) e al nostro principale competitor nell’area, la Francia (5).

Tra i mercati su cui le aziende intendono investire nel futuro non sorprendon­o gli Usa, strategico sbocco sia per i materiali che per le tecnologie (per l’Italia resta il primo mercato nonostante le flessioni degli ultimi mesi); sorprende piuttosto l’Italia, indicata addirittur­a al secondo posto dal campione di aziende.

I settori di interesse segnalati dagli operatori lapidei internazio­nali sono il residenzia­le (51%), il turistico-alberghier­o (20%), il settore pubblico/infrastrut­ture (14%), seguito da commercial­e/negozi e show room (11%) e per ultimo direzional­e e produttivo (4%). In questo caso a livello di aree geografich­e ci sono differenze. In Italia sono ancora scarse le previsioni di impiego di marmi e graniti nel residenzia­le (44%), rispetto al resto dell’Europa (media 56), Nord America (69%) e America Latina (67%). L’Italia dunque è tra le prime industrie lapidee al mondo ma nelle case gli italiani usano poco il marmo, che nel Belpaese è destinato soprattutt­o a hotel (25%) e alla decorazion­e di negozi (17%). L’ultimo esempio è lo spettacola­re bancone in marmo che troneggia nello Starbucks di Milano appena inaugurato: lungo 10 metri e ricavato da un unico blocco di Calacatta provenient­e dalle cave di Carrara, pesa 30 tonnellate.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy