«Ricostruiscano insieme Stato e privati»
Il trend è trasversale agli schieramenti politici: M5S, centrodestra, centrosinistra
Il 75% degli italiani chiede che la ricostruzione del ponte Morandi sia frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. L’auspicio emerge dal sondaggio sfornato dall’Istituto Piepoli lunedì scorso.
Mettendo insieme chi si dice molto o abbastanza d’accordo, si arriva alla conclusione che due italiani su tre sottoscriverebbero per la ricostruzione del ponte di Genova la seguente ricetta: lavori a spese di Autostrade che per i lavori procede in proprio oppure affidando i lavori ad una società pubblica, per esempio Fincantieri. La società demoscopica diretta da Nicola Piepoli ha poi analizzato l’orientamento politico di chi si dice molto o abbastanza d’accordo con la soluzione “pubblico-privato”: è di questo avviso l’89% del centro-sinistra, il 79% del centrodestra ed il 68% del Movimento Cinque stelle. Dunque: un parere trasversale a tutti e tre i principali schieramenti politici.
Una convinzione che viene poi confermata quando agli intervistati viene chiesto: per costruire un nuovo ponte quale le sembra la soluzione migliore per Genova e per il Paese? Il 72% opta per un ponte costruito da un team di imprese di cui fanno parte Fincantieri e Autostrade per l’Italia, progettato da Renzo Piano e pagato da Autostrade per l’Italia. «Il trend è nettissimo - commenta Piepoli -. La gente si esprime in favore di una marcata collaborazione tra Stato e aziende private. Questo significa che i due contendenti di queste ore devono dialogare. Sono costretti a farlo».
Il sondaggio affronta poi uno dei nodi ancora parzialmente aperti: quello che riguarda il commissario cui dare in gestione la partita della ricostruzione. Secondo lei, chi potrebbe svolgere meglio il ruolo di commissario per la ricostruzione del ponte di Genova, è stato chiesto al campione di mille persone intervistato fra i 3 e il 10 settembre. Su questo tema l’opinione pubblica sembra più divisa. Il 45% opta per un soggetto scelto dal ministero dei Trasporti; il 38% si esprime per il governatore ligure Giovanni Toti; e il 17% suggerisce il sindaco di Genova Marco Bucci.
Il sondaggio affronta inoltre il tema del crollo in Borsa del 30% del titolo di Autostrade dopo la vicenda del ponte. Questa caduta in Borsa, è stato chiesto, può convincere italiani e stranieri ad allontanarsi dagli investimenti nel nostro Paese (visto che nel capitale di Autostrade sono presenti fondi di investimento stranieri oltre che un gran numero di famiglie italiane)? Qui gli italiani si dividono in modo nettissimo: il 49% pensa che questo rischio esista mentre il 41% pensa che non esista o si dice scettico in proposito. Tra i più preoccupati per i contraccolpi in Borsa gli elettori del centrosinistra (71%). Molto meno intimorito chi vota Lega (48%) e chi tifa M5S (46%).