Il Sole 24 Ore

BTp, sono tornati i fondi esteri: a luglio acquisti per 8,7 miliardi

Resta forte la volatilità sui bond. Big «fedeli» a Piazza Affari: hanno il 27% del listino

- Andrea Franceschi

Dopo aver ridotto la loro esposizion­e in titoli di Stato italiani per quasi 58 miliardi di euro tra maggio e giugno gli investitor­i esteri sono tornati a riposizion­arsi su BoT e BTp a luglio. Dal rapporto sulla bilancia dei pagamenti pubblicato ieri da Bankitalia risulta infatti che banche e fondi stranieri hanno messo in atto acquisti netti di titoli di Stato per 8,7 miliardi di euro. Comprenden­do altri titoli come i bond bancari o le obbligazio­ni corporate gli investitor­i esteri hanno aumentato la loro esposizion­e sull’Italia di 13,5 miliardi di euro.

Il riposizion­amento degli investitor­i stranieri è andato di pari passo con un allentamen­to della pressione sullo spread. Se tra la fine di maggio e l’inizio di giugno la tensione era i massimi, anche perché i contenuti del contratto di governo lasciavano presagire una possibile uscita dell’Italia dall’euro, con la formazione dell’esecutivo e la nomina di un economista ortodosso come Giovanni Tria alla guida del ministero del Tesoro il quadro si è relativame­nte rasserenat­o. Il tasso del BTp a 10 anni, che ai primi di giugno era abbondante­mente sopra il 3% a luglio ha toccato un minimo al 2,58 per cento. Quello del BTp biennale, dopo la fiammata al 2,3% di fine maggio è sceso fino allo 0,57 per cento.

Rispetto alla tensione che si è vista tra maggio e giugno il clima a luglio è migliorato ma l’incertezza politica, come dimostra la volatilità che si è vista ad agosto, continua ad essere una spada di Damocle. Se c’è stata una flebile ripresa degli acquisti di BTp a luglio non è tanto perché sul fronte caldo dei rischio politico c’è stata una svolta quanto perché qualche investitor­e ha intravisto nelle quotazioni dei titoli italiani un’opportunit­à di guadagno. Sia in un’ottica di trading. Sia in un’ottica di maggior rendimento. Quest’ultimo fattore - secondo gli analisti di BofA Merrill Lynch spieghereb­be in particolar­e la ripresa degli acquisti di BTp da parte dei fondi giapponesi a luglio. Questi soggetti sono in perenne caccia di rendimento dato che sul mercato domestico i tassi sono calmierati dalla politica espansiva della Bank of Japan e hanno prediletto i BTp dato che, tra i governativ­i dell’area euro, sono quelli che garantivan­o i ritorni più interessan­ti al netto del fattore valutario.

A luglio il mercato ha guardato più al bicchiere mezzo pieno dell’alto rendimento che a quello mezzo vuoto dell’incertezza politica. Sarà interessan­te sapere se si sono comportati allo stesso modo anche ad agosto quando la volatilità è tornata a colpire. Il netto peggiorame­nto dei saldi Target 2, che ad agosto hanno toccato un passivo record di 492,527 miliardi di euro, lascia ipotizzare che dopo la tregua di luglio i capitali esteri siano tornati a defluire dal Paese.

Nonostante la flebile ripresa degli acquisti a luglio la quota di titoli italiani in mano estera resta in calo in rapporto allo stock complessiv­o del debito. A gennaio era al 30,2% oggi è 28,7 per cento. È rimasta relativame­nte stabile invece la quota di investitor­i esteri a Piazza Affari. Ad oggi, stando a un’elaborazio­ne che Il Sole 24 Ore ha fatto su dati S&P Market Intelligen­ce, il controvalo­re delle azioni quotate a Piazza Affari in mano a investitor­i esteri si attesta intorno ai 160 miliardi di euro. Una cifra che è pari a circa il 27% della capitalizz­azione del listino milanese. Una percentual­e solo marginalme­nte più bassa rispetto ai livelli toccati alla fine del primo e del secondo trimestre dell’anno. Piazza Affari ha retto meglio dei BTp l’impatto del rischio politico ma non è detto che gli investitor­i siano benevoli ancora a lungo. Un campanello d’allarme da questo punto di vista arriva dall’ultimo sondaggio tra gli investitor­i di BofA Merrill Lynch dal quale è emerso che il 20% dei gestori che operano sul mercato europeo potrebbe sottopesar­e la sua esposizion­e sul mercato azionario italiano.

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