Il Sole 24 Ore

Giappone e Far East animano il Mipel Estero in crescita

Per le Pmi del made in Italy export positivo (+10,7%) nei primi 5 mesi dell’anno

- Marta Casadei

Sono tutti puntati all’estero gli occhi delle aziende italiane che hanno popolato in questi giorni il padiglione 10 della Fiera di Milano-Rho, dove si è chiusa ieri la 114esima edizione di Mipel, fiera dedicata ai prodotti di pelletteri­a. Del resto, sono le esportazio­ni a trainare i conti del settore: stando ai dati di Assopellet­tieri, nei primi cinque mesi del 2018 l’export ha registrato un +10,7% , toccando i 3,3 miliardi di euro.

Se i gruppi del lusso internazio­nale giocano un ruolo sempre più importante negli acquisti dei prodotti fatti in Italia (lo dimostra la crescita del 24,4% in valore del mercato svizzero, già primo cliente, dove hanno sede i loro hub logistici), le aziende più piccole hanno ampio margine di crescita oltre confine. Anche grazie alle fiere.

«Siamo tornati a Mipel dopo qualche anno di assenza e pensiamo che sia la vetrina giusta per riproporci con i nostri nuovi prodotti travel, di pelletteri­a pura- spiega Antonella Bosani, sales manager di Tucano Srl -. In questi giorni abbiamo incontrato molti compratori giapponesi e coreani, due mercati che ci interessan­o molto». Sebbene nei primi mesi dell’anno l’export verso il Sol Levante sia risultato in leggero calo (-4,9% in valore), i giapponesi si sono presentati in Fiera a caccia di novità.

A confermare «l’attenzione crescente del Far East per un prodotto di alta qualità» è Sergio Sciamanna, amministra­tore delegato di Laipe Spa, azienda marchigian­a cui fa capo il marchio Cromia, tra i 300 brand presenti a Mipel. Se l’affluenza registrata allo stand del marchio di Tolentino (Mc) è stata al di sotto delle aspettativ­e - «il calo l’anno scorso non ci aveva toccato, ma purtroppo quest’anno sì», dice - il business dell’azienda rimane in crescita, proiettato soprattutt­o sui mercati esteri: «Puntiamo a consolidar­ci nei Paesi dove stiamo andando bene, come la Russia e l’Europa - spiega il ceo - e a lavorare con nuove realtà in Asia. Nel 2018 dovremmo mettere a segno una crescita del 10 per cento».

La Russia è uno degli “osservati speciali” da parte aziende della pelle: dopo il rimbalzo seguito al biennio nero 2015-16 , nei primi cinque mesi del 2018 ha messo a segno un +0,6% in valore. E non ha fatto registrare presenze significat­ive in fiera.

A dare coraggio (e, in concreto, una spinta) alle Pmi della pelletteri­a italiana sul fronte estero sono

I visitatori stranieri trainano le presenze alle fiere: oltre 45mila a Micam 86 e circa 13 mila a Mipel 114

state, almeno negli ultimi due anni, le politiche di promozione “coesa” messe in atto dalle associazio­ni di categoria, da un anno unite sotto il cappello di Confindust­ria moda, con il supporto di Ice e ministero dello Sviluppo. Una di queste è senza dubbio la versione XL della settimana della moda di Milano .

I numeri delle manifestaz­ioni, intanto, si sono confermati in leggera crescita rispetto a febbraio 2018 e in linea con l’edizione record di settembre 2017: 13mila visitatori per Mipel, con nutrite presenze da Giappone e Corea, e 45.424 visitatori per Micam, di cui 27.272 esteri (+4,3%) e 18.152 italiani (+1,6%). A crescere, in questo caso, sono stati soprattutt­o i visitatori da Cina e Hong Kong, in solido a +68,6% e Nord America, +43,2%.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy