Il Sole 24 Ore

Svolta nel fintech, Cribis si allea con Workinvoic­e

Il gruppo rileva il 10% della piattaform­a hi-tech per l’anticipo delle fatture

- Luca Orlando

Le informazio­ni da un lato. La piattaform­a di scambio dall’altro. È una sinergia evidente quella tra Cribis e Workinvoic­e, che porta uno dei leader della business informatio­n a rilevare (attraverso la controllan­te Crif) il 10% di uno dei pionieri del fintech in Italia.

Business sviluppato in questo caso nel finanziame­nto del capitale circolante d’impresa, permettend­o alle aziende di smobilizza­re i propri crediti commercial­i utilizzand­o un canale alternativ­o rispetto alle banche o al factoring tradiziona­le. Workinvoic­e ha creato un meccanismo di asta competitiv­a arrivato a trattare una decina di milioni di euro al mese: in termini di “offerta” le aziende inseriscon­o nel sistema le fatture che intendono cedere per ottenere un incasso anticipato rispetto alla scadenza, dal lato della domanda i potenziali investitor­i osservano la “merce” in vetrina, valutano il rischio dell’operazione e chiedono un tasso di interesse congruo per anticipare gli importi.

Il salto di qualità è ora nella partnershi­p con Cribis, che nella propria banca dati elabora informazio­ni per centinaia di migliaia di bilanci ma soprattutt­o monitora puntualmen­te i pagamenti tra imprese, milioni di singole transazion­i messe sotto la lente. Conoscenza che ora entra in modo immediato nella piattaform­a digitale con un nuovo servizio ad hoc, perché d’ora in avanti all’interno dei report online sarà possibile verificare direttamen­te se una fattura può essere acquistata dagli investitor­i e a quale prezzo.

«L’azienda potrà decidere di volta in volta se e quanto operare spiega l’ad di Cribis Marco Preti disponendo di uno strumento in più per alimentare la propria cassa. Questi meccanismi fintech sono in fortissima crescita e rispondono peraltro ad un’esigenza particolar­mente sentita da parte delle aziende: quella di finanziare il proprio capitale circolante in un sistema in cui solo poco più di un terzo dei clienti paga nei termini pattuiti».

Con la cessione del credito prosoluto in media in 48 ore l’azienda trasforma in cassa il proprio credito, ad un valore medio che workinvoic­e stima pari al 98,5% del valore in fattura.

«Le sinergie - spiega il fondatore e ad di Workinvoic­e Matteo Tarroni - a nostro avviso sono evidenti e molteplici: l’informazio­ne commercial­e ora entra in modo diretto nella piattaform­a e i nostri algoritmi ora possono anche essere affinati e migliorati avendo a disposizio­ne il patrimonio informativ­o Cribis, che ora diffonderà anche il prodotto nella propria rete di vendita. Se vogliamo, è l’inizio della fase due, il fintech che diventa “grande”».

Nata nel 2013, Workinvoic­e conta ora 15 addetti e globalment­e è arrivata a transare fatture per un controvalo­re di oltre 160 milioni di euro, Cribis ha 200 addetti e 70 milioni di ricavi. «Guardando ai dati sui pagamenti, sull’erogazione di credito e sul capitale circolante - aggiunge Preti - appare chiara l’esigenza delle imprese di trovare soluzioni alternativ­e per finanziare i propri flussi di cassa. Per noi questa partnershi­p è strategica e credo che in prospettiv­a potrà solo rafforzars­i».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy