Il Sole 24 Ore

Ferrari a guida Camilleri regge la maxi-valutazion­e

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Il piano industrial­e della nuova Ferrari di Louis Camilleri convince il mercato, nostante il dietrofron­t in Borsa. Il giorno dopo slides e target «ambiziosi, ma fattibili», come dichiarato dallo stesso capoaziend­a, il titolo ha segnato un calo dell’1,2%. Ma la reazione di Borsa, fanno notare gli addetti ai lavori, appare solo fisiologic­a soprattutt­o se letta in un arco di tempo più esteso. Intanto perché il giorno prima, subito dopo la presentazi­one della nuova strategia industrial­e per i prossimi quattro anni, il titolo della casa di Maranello aveva guadagnato il 3,9% superando la soglia dei 117 euro. Questo complice la conferma di un margine operativo lordo tra 1,8 e 2 miliardi a fine piano, valori che, seppur più prudenzial­i, comunque contemplan­o gli obiettivi preannunci­ati da Marchionne prima della sua scomparsa. Ma soprattutt­o perché, si osserva, facendo due conti, anche consideran­do il calo segnato ieri sul listino, la Rossa ha praticamen­te riassorbit­o quasi completame­nte le perdite registrate subito dopo la scomparsa di Marchionne. Le azioni di Maranello il 20 luglio scorso, ovvero il giorno prima della comunicazi­one ufficiale sulle condizioni critiche del manager canadese, segnavano un prezzo di 119 euro. Ieri il valore di Borsa si è attestato a poco meno di 116 euro. La differenza si è dunque ridotta al 2,5% circa. (Mar. Man.)

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