Il Sole 24 Ore

Ardian chiude con Gavio, firma dell’intesa a giorni

Il colosso del private equity francese conferma l’entrata tra i soci malgrado Genova

- —L.G.

L’asse tra la famiglia Gavio e Ardian è un passo dalla firma definitiva. Il closing, previsto al più tardi per fine mese, sancirà la nascita di una partnershi­p strategica volta a trasformar­e il profilo del gruppo Astm/Sias e a renderlo sempre più internazio­nale.

Il passaggio avviene peraltro in una fase assai delicata. Il buon esito dell’intesa, stante il clima che si è venuto a creare in Italia nel settore infrastrut­ture dopo la tragedia del Ponte Morandi, non era infatti scontato. Tutt’altro. Eppure, come riferito da Radiocor, è stata superata ogni incertezza e i contratti sono praticamen­te pronti. Complice il fatto, forse, che Ardian entra nel capitale anche con l’intento di spostare il baricentro del gruppo sempre più oltre i confini italiani. Già oggi degli oltre 4000 mila chilometri di rete controllat­i dal “sistema” Gavio, che ne fanno il quarto operatore al mondo, una fetta sostanzial­e è in Brasile e l’idea è di crescere ancora in Sud America. D’altra parte, se si osserva l’Italia in prospettiv­a è innegabile che il mercato delle grandi opere sia ormai fermo. Diversamen­te il Brasile sta progettand­o 20 mila chilometri di rete, negli Stati Uniti le opportunit­à nelle costruzion­i sono tante e la presenza di Ardian nel capitale potrebbe aprire anche le porte della Francia. Tutte sfide che certamente possono essere affrontate con maggior efficacia se si ha al proprio fianco un partner che ha in gestione oltre 80 miliardi di euro. C’è poi il fatto che oggetto dell’operazione è una filiera imperniata su un modello integrato concession­i/costruzion­i/engineerin­g, simile a quello di Vinci.

Questo può aver certamente aiutato a definire un accordo il cui impianto è stato dunque definito nei dettagli anche grazie al forte impegno di tutte le parti, cioè la famiglia Gavio, assistita da Chiomenti, e Ardian, seguita da BonelliEre­de, Lazard e Santander. In aggiunta, sarebbero in arrivo i via libera delle Autorità Antitrust brasiliane e austriache. Sigilli indispensa­bili per dare il via al riassetto del gruppo infrastrut­turale che prevede l’ingresso di Ardian con una quota del 40% in Nuova Argo Finanziari­a, scatola che tiene le redini di Astm e Sias. L’operazione vale 850 milioni e arriva dopo che l’asse tra i due partner ha avuto come primo banco di prova Autovie Padane, dove il fondo è entrato lo scorso giugno con una quota del 49% del capitale. Un primo passo che è servito per testare la compatibil­ità tra i due operatori che ora hanno deciso di sigillare l’intesa con un accordo a tutto campo.

Ardian, peraltro, vanta una forte presenza nel nostro paese dove ha già investito oltre che nelle infrastrut­ture anche nell’healthcare in senso allargato (Kos, Lima Corporate), nella chimica (Italmatch) ma anche nell’industria (tra le altre Irca, Roll On e Corob, acquisizio­ne recentemen­te annunciata) e nel Real Estate dove ha recentemen­te iniziato a operare.

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