Recordati, il fondo Cvc lancia bond da oltre un miliardo
L’emissione, finalizzata all’acquisizione, avverrà con un pool di 9 banche
Si sta definendo l’architettura finanziaria dell’operazione di acquisizione di Recordati da parte del fondo internazionale di private equity Cvc Capital Partners.
Secondo indiscrezioni il gruppo finanziario sarebbe pronto a lanciare, tramite il veicolo Rossini, un’emissione obbligazionaria con un valore compreso tra un miliardo e 1,5 miliardi di euro: il mega-bond vedrà il supporto di un nutrito gruppo di banche internazionali e italiane: le estere Deutsche Bank, Jefferies, Credit Suisse, Natixis, Societe Generale, Credit Agricole, più le italiane Unicredit, Ubi Banca e Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo). L’emissione verrà appunto lanciata tramite il veicolo Rossini e si tratterà di debito senior con una scadenza mediolunga oltre i cinque anni.
Lo scorso giugno i soci della famiglia Recordati riuniti nella cassaforte Fimei hanno raggiunto un accordo per la cessione a 28 euro per azione della quota di controllo al gruppo finanziario guidato in Italia da Giampiero Mazza.
Il 51,8% del gruppo è stato valutato 3,03 miliardi di euro per una valorizzazione complessiva di 5,86 miliardi della società. Cvc, che è in attesa delle autorizzazioni, dovrà lanciare un’Opa sull’intero gruppo farmaceutico.
Parte delle risorse destinate alla famiglia Recordati sarà versata tramite un titolo di debito subordinato di lungo termine del valore di 750 milioni di euro e l'attuale amministratore delegato Andrea Recordati ha preso l’impegno di investire ancora nel veicolo che controllerà la società.
Uno dei nodi resta il prezzo d’Opa. Dopo i massimi del novembre dello scorso anno a circa 40 euro, sulla scia delle indiscrezioni di potenziali acquirenti, l’azione era scesa attorno ai 30 euro fino all’Opa di Cvc che ha portato i corsi azionari attorno a 28 euro.
Attualmente il prezzo di Borsa viaggia però sopra i 29 euro, con una capitalizzazione complessiva di 6,1 miliardi di euro. Resta dunque da capire come si comporteranno gli azionisti di minoranza al momento dell’offerta di acquisto, che dovrebbe essere lanciata entro l’anno dopo le necessarie autorizzazioni antitrust.
Alcuni fondi istituzionali hanno criticato le valutazioni, perché ritenute poco congrue. Tuttavia Cvc ha dichiarato di non voler delistare il gruppo farmaceutico.
Big del pharma.