Immigrazione e sicurezza, Salvini porta in Cdm i due decreti
Con l’incognita della presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dei rilievi del Quirinale, i decreti legge su immigrazione e sicurezza firmati da Matteo Salvini viaggiano verso il Consiglio dei ministri. Non ancora convocato nella serata di ieri, previsto per oggi ma con l’attesa dell’arrivo di Conte dalla riunione Ue a Salisburgo: potrebbe cominciare per le 20 o alla fine slittare a lunedì. Per Salvini è la scommessa politica più alta finora. Ha disegnato un intervento drastico sul sistema dei richiedenti asilo, con l’abolizione della protezione umanitaria, e sulla cittadinanza, revocata allo straniero per una condanna a cinque anni; raddoppia da tre a sei mesi il trattenimento dei migranti irregolari nei centri di rimpatrio. Ma scatta anche l’interruzione della domanda di protezione per una lista molto ampia di reati accertati.
Il Quirinale sta ultimando l’esame delle norme, Salvini non teme la bocciatura del Colle. Ma i profili di incostituzionalità, in particolare per la revoca della cittadinanza, potrebbero essere sollevati. Le bozze del testo sono anche all’attenzione delle associazioni nazionali e internazionali di sostegno ai migranti. Di certo il dibattito dentro e fuori il Parlamento sarà infuocato.