Il Sole 24 Ore

Processo Maugeri, in appello aumentata la pena a Formigoni

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Sette anni e mezzo di carcere, la pena più alta per corruzione in questo caso. Un anno e mezzo in più rispetto ai 6 anni del primo grado. È la durissima condanna inflitta dalla Corte d’Appello di Milano all’ex governator­e lombardo Roberto Formigoni, che era uscito indenne per vent’anni dai guai giudiziari, iniziati nel ’97, fino al verdetto del Tribunale del dicembre 2016. E che ieri ha visto indirettam­ente, perché non era presente in aula, i giudici accogliere la richiesta dei pm e della Procura generale: nessuna attenuante e il massimo della pena per colui che per anni è stato «a libro paga della Fondazione Maugeri», vendendo così la sua funzione di presidente della Regione. La Corte, presieduta da Marina Caroselli, ha alzato anche da 6 anni a “in perpetuo”, per sempre, l’interdizio­ne dai pubblici uffici per l’ex senatore. Lui che, dopo aver subito un mese fa la convalida di un sequestro da 5 milioni di euro dalla Corte dei conti, compresi vitalizi e pensione per le cariche ricoperte, si è visto anche confermare una confisca da 6,6 milioni, tra porzioni di immobili (compresa metà di una villa ad Arzachena), depositi su conti, auto e quadri. «Sono rimasto senza parole» ha detto il suo avvocato che ha sempre professato l’innocenza di Formigoni.

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