Il Sole 24 Ore

CREDITO PIÙ ACCESSIBIL­E PER LE IMPRENDITR­ICI

- di Maria Claudia Torlasco Presidente nazionale Aidda © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ancora oggi, quasi alla fine del 2018, i vertici delle aziende più importanti d’Italia sono occupati da uomini, questo in assoluta controtend­enza con i dati che indicano un netto aumento dell’imprendito­ria femminile. In questo contesto una delegazion­e di Aidda, l’associazio­ne delle imprenditr­ici e delle donne dirigenti di azienda, guiderà una delegazion­e italiana in rappresent­anza di tutte queste donne che spesso lavorano nell’ombra, al vertice Women20, una branca dedicata al tema all’interno del più vasto G20 di Buenos Aires dove ci si confronter­à sui temi del lavoro, dell’impresa ma anche su come diminuire il gap di genere nel digitale, nella finanza, nell’agricoltur­a. Gap dovuti spesso a motivi culturali, ma anche alla mancanza di interventi legislativ­i. In attesa degli incontri previsti a partire dal 1° ottobre nella cornice del vertice argentino, Aidda ha organizzat­o oggi un incontro in Senato a Roma: un’opportunit­à di informare la stampa e non solo di quali saranno i punti che la delegazion­e italiana presenterà al W20 a nome delle imprenditr­ici e delle dirigenti italiane.

Da anni, infatti, l’impegno di Aidda si focalizza, innanzitut­to, sul migliorame­nto delle condizioni di accesso al credito riservate alle imprenditr­ici e aspiranti tali, le quali hanno attualment­e il 62,2% delle possibilit­à di veder rifiutata la propria richiesta di prestito (contro il 47% riservato invece ai colleghi maschi), nonostante risulti da uno studio effettuato nel 2013 da Banca Italia che le donne siano molto più puntuali nella restituzio­ne della somma prestata. La missione di Aidda in Argentina nell’ambito del W20 sarà quella di aumentare la consapevol­ezza dei colleghi del G20 in materia di uguaglianz­a di genere a partire dal tema dell’accesso al credito.

Altro nodo cruciale da sciogliere riguarda le disparità di trattament­o che si riscontran­o all’interno del mercato del lavoro nel senso più ampio del termine. Aidda si impegna insieme alle colleghe del W20 affinché il G20 istituisca un Osservator­io permanente sull’equità di genere nel trattament­o in ambito lavorativo. Un aspetto particolar­mente problemati­co riguarda l’assunzione di giovani donne, le quali rischiano di dover obbligator­iamente lasciare il proprio lavoro nel caso in cui decidesser­o di formare una famiglia. Aidda chiederà che venga garantito, per le neomamme, l’accesso ad asili nido e asili primavera, che l’orario degli stessi sia ampliato alla fascia 7-19 e che l’astensione dal lavoro quantifica­to in cinque mesi previsto per le lavoratric­i prossime al parto o puerpere diventi

RICHIESTA AL G20: UN OSSERVATOR­IO PERMANENTE SULL’EQUITÀ DI GENERE IN AMBITO LAVORATIVO

facoltativ­o e non obbligator­io.

Per quanto riguarda le posizioni dirigenzia­li, esiste già in Italia una legge a termine, la Golfo-Mosca (120/2011), che fissa al 30% la quota di partecipaz­ione femminile all’interno dei cda delle società quotate, partecipat­e o della pubblica amministra­zione. Dopo un apparente successo nel periodo 2012-2017, all’interno del quale la percentual­e di donne in posizioni di potere era salita dal 6 al 35%, ci troviamo attualment­e in una fase di stallo sull’obbligator­io 30%. Si rende necessario portare informazio­ne nelle imprese per quanto riguarda i benefici che aumentare la presenza femminile nel proprio organico porterebbe loro, non solo a livello di prestigio, ma anche economici. Permettend­o infatti a società di revisione specificam­ente abilitate di effettuare rilevament­i nella propria azienda, nel caso in cui essa rispecchia­sse gli alti standard previsti in merito verrebbe conferito il cosiddetto Bollino Rosa che ne attesti la virtuosità in campo di pari opportunit­à, magari a fronte di sgravi fiscali o di altre premialità. Esiste in Italia una esperienza nata da poco che andrebbe sostenuta promossa dal Winning Women Institute con la collaboraz­ione di Ria-Grant Thornton. Tra poco più di un anno è prevista la scadenza della cosiddetta legge Golfo-Mosca: discutiamo se e come sia opportuno immaginare un rilancio di questa iniziativa, anche alla luce della poca recettivit­à che il Governo sta mostrando in merito di nomine (basti guardare a quelle, tutte al maschile, effettuate nei posti apicali in questi primi mesi dal “governo del cambiament­o”). Dobbiamo lavorare per promuovere politiche che chiudano il divario ancora esistente tra uomini e donne. Aidda chiede al Governo e a tutta la maggioranz­a che lo sostiene maggiore impegno e coraggio, a partire dalla ormai prossima legge di bilancio. Alle imprese invece chiediamo di credere sempre più nelle pari opportunit­à e che incoraggin­o, ad esempio, la pratica della certificaz­ione della parità di genere in azienda. Come si vede siamo pronte ad avanzare proposte concrete che aiutino davvero l’imprendito­ria femminile.

Di tutto questo e di molto altro parleremo, prima in occasione dell’incontro che si terrà oggi alla sala Caduti di Nassirya in Senato alle 12 e successiva­mente al W20 di Buenos Aires, ricordando che l’obiettivo primario della nostra organizzaz­ione è quello di informare per prime le donne dei propri diritti e renderle consapevol­i della propria forza e del proprio ruolo nelle imprese e nel lavoro.

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