Il Sole 24 Ore

L’ad di Tim «a rapporto» da Vivendi Trasferta-lampo di Genish a Parigi

Due settimane fa il manager isrealiano ha incontrato anche gli uomini di Elliott Tanta carne al fuoco al cda di lunedì: da Persidera alla brasiliana Nextel

- Antonella Olivieri

Che ci faceva ieri a Parigi l’amministra­tore delegato di Telecom Italia, Amos Genish? Era in visita a Vivendi, chiamato “a rapporto” dal primo azionista del gruppo, cosa in passato avvenuta in coincidenz­a con avvicendam­enti alla guida della compagnia. Questa volta però la situazione è più complicata perchè la media company che fa capo a Vincent Bollorè non ha più formalment­e il comando, essendo stata messa in minoranza in consiglio dall’iniziativa attivista del fondo Elliott. Il manager israeliano ha minimizzat­o: è normale che incontri periodicam­ente i principali azionisti come ha fatto un paio di settimane fa proprio con gli uomini di Paul Singer.

Ma non è “normale” - e di fatto foriera di continua instabilit­à - una governance da public comany con un azionista alla soglia dell’Opa che, forzando la mano, potrebbe sempre cercare di tornare in sella. E l’occasione si offrirà tra l’altro entro l’autunno quando si terrà l’assemblea per la nomina della società di revisione (nomina “sabotata” ad aprile proprio da Vivendi che aveva bocciato tutte le proposte) che potrebbe essere convocata dal consiglio Telecom di lunedì. Tant’è che si è saputo - a distanza di qualche settimana dal fatto - che Genish ha inviato una missiva in inglese al presidente Fulvio Conti e al lead independen­t director Dante Roscini (che poi l’ha girata agli altri consiglier­i indipenden­ti) per lamentare in sostanza il clima teso e chiedere se la sua presenza in azienda fosse ancora gradita. Chi l’ha letta ha avuto l’impression­e che fosse stata scritta da un legale.

Fatto sta che l’incontro parigino di ieri sarebbe durato poco perchè Genish sarebbe stato chiamato a Londra da emergenze familiari, tant’è che oggi non si sa se parteciper­à fisicament­e alla riunione del comitato strategico in preparazio­ne di un board che si prospetta particolar­mente denso.

Giocoforza si tornerà a parlare di dismission­i, visto che il fondo di private equity I Squared è tornato alla carica per Persidera, la società dei mux (i canali televisivi per la trasmissio­ne in digitale terrestre) che fa capo per il 70% a Telecom e che Vivendi, quando aveva il controllo di fatto della compagnia telefonica, si era impegnata con l’Antitrust Ue a far cedere. Il problema resta il prezzo di carico della quota di minoranza, quel 30% nel portafogli­o di Gedi, che è più alto e che qualche mese fa aveva impedito la vendita.

Probabilme­nte ci sarà un passaggio anche su Sparkle che per l’ad di Tim non è strategica, mentre per l’ex presidente, nonchè ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontain­e, non va ceduta (salvo “correzione” interpreta­tiva successiva, che sarà ceduta cioè solo in accordo col Governo, come ovvio visto che la società dei cavi internazio­nali è soggetta al golden power). Possibile anche che si inizi a ragionare su un alleggerim­ento della quota in Inwit - dall’Ipo ferma al 60% - che potrebbe aiutare a sostenere gli elevati esborsi per l’asta del 5 G.

Ma si parlerà anche di una possibile espansione in Brasile, con un’ampia informativ­a su Nextel, la società americana in vendita da anni che si è affidata a Rothschild per chiudere la partita. Si tratta di un operatore, in precedenza presente in diversi Paesi dell’America latina, che utilizzava una tecnologia criptata sviluppata per mantenere la segretezza delle comunicazi­oni militari Usa e che in Brasile conserva ancora 3,2 milioni di clienti. Quello che però è più interessan­te agli occhi di Telecom è lo spettro utilizzabi­le a San Paolo e Rio che colmerebbe il gap struttural­e tra Vivo (l’operatore mobile di Telefonica in Brasile) e Tim Brasil. Il cambio è favorevole, ma non è un’operazione semplice visto che per chiuderla servirebbe una modifica regolament­are e che il dossier è sul tavolo anche dei concorrent­i su piazza, oltre che gli spagnoli anche i messicani di America Movil. Nextel si aspetta riscontri per fine mese. Valuterà il consiglio Telecom, che finora non ha mai bloccato Genish, se conferire mandato al management di approfondi­re il tema.

Andamento del titolo a Milano

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