Il Sole 24 Ore

La speculazio­ne sulla Champions manda sull’ottovolant­e il titolo

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In tutte le grandi speculazio­ni il rischio è elevato. E la Juventus, ieri, non ha fatto eccezione alla regola. La società calcistica è da settimane in forte rialzo a Piazza Affari e, senza grandi legami con i fondamenta­li societari, anche ieri le azioni della squadra hanno fatto segnare in mattinata dei progressi dell’8% in seguito alla vittoria di mercoledì sera sul campo del Valencia. Acquisti alimentati dal fatto che la Juventus avrebbe iniziato il girone eliminator­io con il piede giusto, mettendo una seria ipoteca sul passaggio al prossimo turno, che da fine febbraio vedrà le sfide a eliminazio­ne diretta. Insomma, la qualificaz­ione agli ottavi di finale, per le partecipan­ti alla Champions League, ha un’importanza cruciale sotto il profilo dei ricavi e Piazza Affari ha inteso premiare la partita di mercoledì spingendo la capitalizz­azione di Borsa della Juventus oltre 1,8 miliardi di euro. Un valore che, per una società di calcio in perdita e con 329 milioni di euro di debiti, è sicurament­e rilevante.

Certo, già nel pomeriggio di ieri, gli acquisti hanno lasciato posto alle vendite e il rialzo dell’8% della mattina si è trasformat­o in una perdita dell’5,44% alla sera, con le azioni che hanno chiuso le contrattaz­ioni a 1,58 euro. Tuttavia, anche a questi valori, la società vale ancora 1,6 miliardi di euro, 22 volte il valore di libro. Insomma, i soci hanno beneficiat­o in questi mesi dell’enorme effetto mediatico dell’arrivo di Cristiano Ronaldo e, al momento, si possono godere un total return a 12 mesi del 96 per cento. Tuttavia, insieme alle speranze sportive e al clamore mediatico del fenomeno Cr7, i soci sono esposti anche il rischio di cavalcare quella che a diversi osservator­i appare una bolla di mercato. Benché di recente nessuna casa di investimen­to rilevante abbia emesso report sulla Juventus, si può prendere come indicazion­e del tutto indicativa l’ultimo giudizio dato da Banca Imi a luglio: l’istituto giudicava che la società potesse arrivare al target di 0,70 euro per azione. Da allora, si registrano due gol di Ronaldo e un miliardo di capitalizz­azione aggiuntiva. Circa 500 milioni a gol. Troppo anche per i più tifosi.

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