Il Sole 24 Ore

Bankitalia rinnova i vertici: avviato l’iter per Panetta

La nomina dovrà ora essere approvata con decreto del presidente della Repubblica

- Davide Colombo

Il Consiglio superiore della Banca d'Italia, convocato in seduta straordina­ria, ha avviato ieri l’iter per il rinnovo del mandato del vicedirett­ore generale Fabio Panetta. Da qui al prossimo maggio sarà rinnovato l’intero Direttorio.

È scattata la procedura per rinnovare il mandato del vice direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Ieri il Consiglio superiore, convocato in seduta straordina­ria, su proposta del governator­e, Ignazio Visco, ha dato il via all’iter per confermare Panetta nel suo ruolo per i prossimi sei anni. Il rinnovo dovrà ora essere approvato con decreto del presidente della Repubblica, promosso dal presidente del Consiglio di concerto col ministro dell’Economia, sentito il Consiglio dei ministri (articolo 18 dello Statuto).

Fabio Panetta, 59 anni, romano, venne assunto in Banca d’Italia nel 1985 e assegnato al Servizi Studi. Nel luglio 2011 è diventato direttore centrale con il compito di coordinare le attività connesse con la partecipaz­ione della Banca d’Italia all’Eurosistem­a e l’analisi della stabilità finanziari­a. Dal 2010 al 2012 è stato direttore responsabi­le del Rapporto sulla stabilità finanziari­a. Nell’arco della sua lunga carriera ha lavorato a stretto contatto con ben quattro governator­i: da Carlo Azeglio Ciampi a Antonio Fazio, Mario Draghi e Ignazio Visco, che lo ha chiamato a far parte del Direttorio nel 2012.

Panetta è l’esponente del Direttorio che ha affrontato in prima persona gli sviluppi delle crisi bancarie degli ultimi anni tenendosi in costanti rapporti con Danièle Nouy, capo della Vigilanza sulle banche europee (e membro del Supervisor­y board del meccanismo di Vigilanza unico Bce e membro del consiglio di amministra­zione della Banca dei regolament­i internazio­nali). La sua ultima missione internazio­nale di rilievo risale ad appena qualche settimana fa: ha partecipat­o, unendosi alla delegazion­e del ministero dell’Economia guidata da Giovanni Tria, al viaggio istituzion­ale in Cina.

Ieri intanto Banca d’Italia ha deciso di mantenere il coefficien­te della riserva di capitale anticiclic­a per le banche italiane allo zero per cento per il quarto trimestre. La decisione si basa sulla valutazion­e che nel secondo trimestre «lo scostament­o dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito bancario e Pil (credit-to-gdp gap) era negativo per circa quindici punti percentual­i».

«La condizione macrofinan­ziaria dell’economia italiana - si legge nella nota di via Nazionale - seppure in ripresa, è ancora complessiv­amente debole. Il tasso di disoccupaz­ione si riduce ma rimane su livelli elevati; la dinamica del credito bancario al settore privato è positiva; il tasso di crescita del credito alle imprese resta tuttavia contenuto».

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