Il Sole 24 Ore

Nuovo round legale per i soci di Pencil-Fila

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L’ordinanza del Tribunale di Milano è del 13 settembre scorso e dà ragione ancora al gruppo finanziari­o Blue Skye nella contesa in corso tra i soci di Pencil, la cassaforte che controlla il 60,2% del capitale votante della quotata Fila Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, storica azienda lombarda presente nel mondo con le sue matite colorate.

Il Tribunale di Milano ha infatti bocciato il reclamo di Massimo Candela, azionista di controllo di Fila e maggiore azionista di Pencil (con il 69%), che si era opposto alla prima decisione del Tribunale che aveva dato ragione a Blue Skye in relazione al provvedime­nto d’urgenza presentato per essere iscritto a libro soci della stessa Pencil.

La contesa legale ha avuto inizio il 26 aprile dopo che Simona Candela, sorelladi Massimo Candela, dopo anni di relazioni problemati­che con il fratello, ha ceduto il suo 31% nella holding Pencil a Blue Skye per 50 milioni: cifra liquidata tramite una caparra iniziale di 10 milioni e successivi 40 milioni pagati in luglio grazie a un finanziame­nto del fondo statuniten­se Elliott. Al contrario Massimo Candela ha sempre contestato, fino al reclamo respinto, la correttezz­a dell’operazione, sostenendo il mancato rispetto della prelazione. Lo stesso Candela ha anche in corso un’altra causa con la sorella al Tribunale di Milano. In base allo statuto, la quota di Blue Skye in Pencil non dà diritto a una governance comune. E il fondo, assieme ad Elliott, sarebbe pronto a una contesa attivista su questo fronte. (C.Fe.)

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