Il Sole 24 Ore

Le bollette-fatture nello spesometro

- —Gian Paolo Tosoni

I Comuni devono comprender­e nello spesometro anche le fatture/bollette relative alla fornitura di acqua , depurazion­e e servizio di fognatura emesse nei confronti dei soggetti passivi Iva. Lo precisa la risoluzion­e 68/E di ieri.

Pertanto anche le predette fatture devono essere comprese nella comunicazi­one delle fatture emesse e registrate, la cui prossima scadenza è fissata al 1° ottobre per le operazioni effettuate nel primo semestre 2018.

Secondo le Entrate il nuovo articolo 21 del Dl 78/2010 dispone, come regola generale, che tutti i soggetti Iva devono comunicare i dati di tutte le fatture emesse e ricevute, comprese quelle emesse nei confronti di soggetti privati. Tuttavia l’articolo 1-ter del Dl 148/2017 ha stabilito che le pubbliche amministra­zioni sono esonerate dalla trasmissio­ne delle fatture emesse nei confronti di consumator­i finali. Di conseguenz­a i Comuni devono comunque comprender­e nello spesometro le “bollette- fatture” emesse nei confronti di soggetti passivi (imprese e profession­isti).

Il Comune aveva invocato una esenzione per tutte le fatture emesse prevista dal provvedime­nto delle Entrate 94908 /2013, ma che non può avere efficacia in quanto superato dalle più recenti disposizio­ni sullo spesometro.

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