Il Sole 24 Ore

Quantifica­zioni fiscali, rileva solo il bilancio

- —Roberto Bianchi Il testo integrale degli articoli su: quotidiano­fisco.ilsole24or­e.com

Le risultanze del bilancio civilistic­o sono destinate a rilevare anche ai fini delle quantifica­zioni tributarie, salvo che non venga dimostrato che le medesime contravven­gono ai postulati di corretta e veritiera rappresent­azione della situazione patrimonia­le ed economica dell’impresa, statuiti dal codice civile.

Pertanto, esclusivam­ente le risultanze del bilancio, ivi compresi i criteri utilizzati per la valutazion­e delle merci, acquisisco­no rilevanza ai fini tributari e, di conseguenz­a, solo ciò che promana dal bilancio dispone delle prerogativ­e necessarie per una corretta comprensio­ne di ciò che nello stesso è stato rappresent­ato.

A tale conclusion­e è giunta la Corte di Cassazione attraverso la sentenza 21809/2018. Una Srl ha presentato ricorso per Cassazione di una sentenza della Ctr del Lazio che ha rigettato il ricorso proposto dalla società avverso l’avviso di accertamen­to con il quale erano stati quantifica­ti maggiori redditi ai sensi dell’articolo 37 bis, Dpr 600/1973. Il giudice di appello ha premesso che, con l’atto impugnato, l’Ufficio ha contestato la sottovalut­azione delle merci in magazzino poiché la società contribuen­te ha omesso di inserire, nella nota integrativ­a al bilancio e nei verbali delle assemblee, qualsivogl­ia indicazion­e e motivazion­e della minore valutazion­e delle rimanenze finali.

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