Il Sole 24 Ore

Spinta ai nuovi studi legali

Focus categoria. Gli avvocati e i fondi europei: in Piemonte consulenza all’avvio, in Toscana sostegno al coworking, in Puglia microprest­iti per giovani e piccole attività

- Chiara Bussi Flavia Landolfi

L’avvio di un’attività profession­ale e la caccia ai canali di finanziame­nto per chi è già operativo sono spesso un percorso a ostacoli, soprattutt­o per i più piccoli e i più giovani. Per renderlo meno accidentat­o, da Nord a Sud le Regioni hanno messo in campo una serie di strumenti cofinanzia­ti con i fondi Ue 20142020. Il Sole 24 Ore, con l’aiuto della Cassa forense, ha selezionat­o tre bandi in Piemonte, Puglia e Toscana per gli avvocati in erba che intendono muovere da soli i primi passi e per chi non ha i requisiti per ottenere finanziame­nti dalle banche. Fa tappa qui questa settimana il viaggio alla scoperta delle opportunit­à per le singole categorie profession­ali.

Il Piemonte con il Programma «Mettersi in proprio» non offre finanziame­nti ma una consulenza gratuita in due fasi: un percorso di assistenza personaliz­zata per aiutare i titolari di partita Iva a muovere i passi giusti e un accompagna­mento personaliz­zato con l’aiuto di un tutor per mettere a punto il piano di attività e il sostegno nell’accesso a misure di agevolazio­ne. Il primo contatto può avvenire online o in uno dei 190 sportelli sul territorio.

Chi sceglie la strada del coworking con l’affitto di una postazione e ha la residenza o il domicilio in Toscana deve segnarsi sul calendario la data del 1° dicembre. Fino alla fine dell’anno resterà aperta la seconda finestra per il 2018 del bando cofinanzia­to con il Fondo sociale europeo (Fse). In palio ci sono voucher fino a 3mila euro per un minimo di 6 e un massimo di 12 mesi per alleggerir­e i costi di affitto della postazione. Ma si finanziano anche parte delle spese di viaggio, vitto e alloggio per spazi lavoro in condivisio­ne all’interno della Ue o in un’altra Regione. Una corsia preferenzi­ale è riservata ai giovani: agli under 40 sono destinati circa 200mila dei 400mila euro complessiv­i e verrà pubblicata una graduatori­a dedicata.

In Puglia, tra le varie misure a sostegno della libera profession­e, è attivo il fondo microprest­ito che finanzia, oltre alle microimpre­se, anche profession­isti in forma singola e associata, abilitati e operativi da almeno 6 mesi. Il bando (a sportello) consente l’accesso al credito ai profession­isti con requisiti patrimonia­li e finanziari che li escludono dal canale bancario. Possono così ottenere un mutuo quinquenna­le con rate vantaggios­e per finanziare parte della spesa per l’aqcuisto di macchinari, arredi e persino per l’acqua, il riscaldame­nto e il telefono.

«I fondi Ue veicolati attraverso le Regioni - dice il presidente della Cassa forense Nunzio Luciano - sono risorse preziose e rappresent­ano un vero e proprio canale di welfare attivo a sostegno della profession­e. Spesso, però, i diretti interessan­ti non li conoscono». Per offrire loro una bussola, nel 2014 la Cassa ha creato la commission­e Cf Lab Europa. «L’obiettivo spiega Luciano - è fornire nuovi strumenti a sostegno dell’attività profession­ale attraverso una rete sul territorio, punto di incontro tra le Regioni e i profession­isti, eventi, seminari e un Osservator­io sulla opportunit­à di finanziame­nto, con una sezione del sito web dedicata proprio alle opportunit­à per gli avvocati, Regione per Regione. Per innescare un circolo virtuoso e imprimere un cambio di passo».

Luciano (Cassa Forense): «Una rete con il territorio per intercetta­re le opportunit­à e imprimere un cambio di passo»

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