Il Sole 24 Ore

Boccia: serve intervento organico sull’economia

Oggi il Manifesto di Federmecca­nica: più impresa, più lavoro

- Nicoletta Picchio

Una manovra economica che «contenga anche provvedime­nti legati alla crescita e all’occupazion­e», con un «piano di medio termine» che rappresent­i un «intervento organico di politica economica». Vincenzo Boccia, a margine dell’inaugurazi­one del Cersaie (l’esposizion­e della ceramica), commenta le misure che stanno emergendo in vista della legge di bilancio. La sollecitaz­ione di Boccia è che si punti alla crescita, al lavoro, tenendo sotto controllo i conti pubblici.

«Auspichiam­o di non esagerare con il ricorso al deficit, perché significa più debito pubblico per il paese», ha detto il presidente di Confindust­ria. Sotto questo aspetto «non sono preoccupat­o - ha aggiunto - le parole dei ministri Savona e Tria, cioè di stare nelle regole del gioco e a saldi quasi invariati senza far ricorso al deficit, sono elementi che mettono in tranquilli­tà il paese». L’Italia non può elevare il debito pubblico: «Deve elevare la sua crescita». Rispondend­o ad una domanda sulle ipotesi in discussion­e, in particolar­e sull’Ires al 15%, Boccia ha allargato il raggio: «Occorre un intervento organico di politica economica. Lo abbiamo chiesto da tempo, per farlo occorre un piano di medio termine, non si realizza in un attimo. Siamo responsabi­li, sappiamo che abbiamo un debito pubblico rilevante e in questa logica vorremmo confrontar­ci con il governo». Confindust­ria ha individuat­o una serie di proposte: «Alcune non sono molto costose, altre hanno bisogno di pochissime risorse ma hanno un alto impatto sull’economia reale». Sarebbe opportuno, ha aggiunto Boccia, che «si cominciass­e a parlare anche di lavoro e industria, ultimament­e abbiamo visto una certa distrazion­e».

“Più Impresa, più lavoro” è anche lo slogan del Manifesto che Federmecca­nica lancerà oggi, durante la presentazi­one dell’analisi congiuntur­ale di settore. La meccanica, è scritto nel Manifesto, rappresent­a l’8% del Pil, quasi il 50% dell’export nazionale, produce il 100% dei beni di investimen­to, il 96% dei lavoratori sono a tempo indetermin­ato, con un costo del lavoro cresciuto del 26% dal 2000: «Per aumentare l’occupazion­e - è la richiesta di Federmecca­nica - servono politiche industrial­i per fare crescere le aziende e politiche formative per far crescere le persone».

È la questione industrial­e su cui Boccia insiste come fulcro della politica economica. E la manovra, ha ripetuto ieri, «è il grande banco di prova di questo governo, auspichiam­o che ci siano spazi per alcuni provvedime­nti legati alla crescita e all’occupazion­e, che vada anche oltre i fini che il governo si è legittimam­ente dato nel suo programma. Ma occorre una visione di mediolungo termine». Per il presidente di Confindust­ria vanno evitati i conflitti istituzion­ali. Lo ha detto sia riferendos­i alle polemiche legate al crollo del ponte di Genova, sia rispondend­o ad una domanda sulla diffusione dell’audio del portavoce del premier, Rocco Casalino: «Non entro nel merito. Comunque i conflitti non aiutano mai nessuno, i tecnici devono fare i tecnici, i politici devono fare i politici. Se i tecnici fanno consideraz­ioni critiche è bene che la politica ne prenda atto, trovi soluzioni anziché criticare». E sull’operato del premier Conte: «Mi sembra che stia facendo un grande lavoro, mi sembra una persona di grande saggezza, auspichiam­o che possa quanto prima realizzare fatti».

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