Boccia: serve intervento organico sull’economia
Oggi il Manifesto di Federmeccanica: più impresa, più lavoro
Una manovra economica che «contenga anche provvedimenti legati alla crescita e all’occupazione», con un «piano di medio termine» che rappresenti un «intervento organico di politica economica». Vincenzo Boccia, a margine dell’inaugurazione del Cersaie (l’esposizione della ceramica), commenta le misure che stanno emergendo in vista della legge di bilancio. La sollecitazione di Boccia è che si punti alla crescita, al lavoro, tenendo sotto controllo i conti pubblici.
«Auspichiamo di non esagerare con il ricorso al deficit, perché significa più debito pubblico per il paese», ha detto il presidente di Confindustria. Sotto questo aspetto «non sono preoccupato - ha aggiunto - le parole dei ministri Savona e Tria, cioè di stare nelle regole del gioco e a saldi quasi invariati senza far ricorso al deficit, sono elementi che mettono in tranquillità il paese». L’Italia non può elevare il debito pubblico: «Deve elevare la sua crescita». Rispondendo ad una domanda sulle ipotesi in discussione, in particolare sull’Ires al 15%, Boccia ha allargato il raggio: «Occorre un intervento organico di politica economica. Lo abbiamo chiesto da tempo, per farlo occorre un piano di medio termine, non si realizza in un attimo. Siamo responsabili, sappiamo che abbiamo un debito pubblico rilevante e in questa logica vorremmo confrontarci con il governo». Confindustria ha individuato una serie di proposte: «Alcune non sono molto costose, altre hanno bisogno di pochissime risorse ma hanno un alto impatto sull’economia reale». Sarebbe opportuno, ha aggiunto Boccia, che «si cominciasse a parlare anche di lavoro e industria, ultimamente abbiamo visto una certa distrazione».
“Più Impresa, più lavoro” è anche lo slogan del Manifesto che Federmeccanica lancerà oggi, durante la presentazione dell’analisi congiunturale di settore. La meccanica, è scritto nel Manifesto, rappresenta l’8% del Pil, quasi il 50% dell’export nazionale, produce il 100% dei beni di investimento, il 96% dei lavoratori sono a tempo indeterminato, con un costo del lavoro cresciuto del 26% dal 2000: «Per aumentare l’occupazione - è la richiesta di Federmeccanica - servono politiche industriali per fare crescere le aziende e politiche formative per far crescere le persone».
È la questione industriale su cui Boccia insiste come fulcro della politica economica. E la manovra, ha ripetuto ieri, «è il grande banco di prova di questo governo, auspichiamo che ci siano spazi per alcuni provvedimenti legati alla crescita e all’occupazione, che vada anche oltre i fini che il governo si è legittimamente dato nel suo programma. Ma occorre una visione di mediolungo termine». Per il presidente di Confindustria vanno evitati i conflitti istituzionali. Lo ha detto sia riferendosi alle polemiche legate al crollo del ponte di Genova, sia rispondendo ad una domanda sulla diffusione dell’audio del portavoce del premier, Rocco Casalino: «Non entro nel merito. Comunque i conflitti non aiutano mai nessuno, i tecnici devono fare i tecnici, i politici devono fare i politici. Se i tecnici fanno considerazioni critiche è bene che la politica ne prenda atto, trovi soluzioni anziché criticare». E sull’operato del premier Conte: «Mi sembra che stia facendo un grande lavoro, mi sembra una persona di grande saggezza, auspichiamo che possa quanto prima realizzare fatti».