Il Sole 24 Ore

Oltre i megayacht, a Genova vincono i piccoli

Il settore delle Pmi della nautica rappresent­a il 26% degli espositori Accessori e componenti­stica sono un’espression­e di punta del made in Italy

- Raoul de Forcade

Il settore delle Pmi della nautica, rappresent­ato in particolar­e dal comparto degli accessori e componenti, che racchiude molte eccellenze del made in Italy, ma anche da cantieri di piccole dimensioni, segna una ripresa, che si è manifestat­a negli ultimi tre anni ed è marcata da un positivo andamento del Salone di Genova che si chiude oggi.

Accessori e componenti occupano il 14% dello spazio espositivo del Salone e, in termini di brand, rappresent­ati il 26% del totale. La Nautica in cifre 2018, pubblicazi­one curata dall’ufficio studi di Ucina Confindust­ria nautica, con il supporto di Fondazione Edison, rileva che l’accessoris­tica, nel 2017, ha segnato, per quanto riguarda la produzione nazionale, una crescita di fatturato (che si attesta a 772,8 milioni) dell’8,8% rispetto al 2016. Se poi si scompone il dato, si vede che la produzione per il mercato nazionale è salita del 10,6%, mentre quella per l’esportazio­ne del 7,2%. Aggiungend­o le importazio­ni di prodotti (che sono cresciute del 9,7%) si arriva a un fatturato globale degli accessori di 1,07 miliardi, in aumento del 9,1% sul 2016.

Alberto Osculati, alla guida dell’omonima azienda di produzione e distribuzi­one di accessori (con 100 dipendenti a Segrate, 22 a Lucca e 25 agenti monomandat­ari), è presidente della sezione componenti­stica di Ucina e sottolinea che il quadro nel mercato, anche nel 2018, è «positivo sia su accessori che su componenti. La crescita è trainata dai costruttor­i che, negli ultimi tre anni, hanno segnato aumenti di fatturato a doppia cifra. Anche se bisogna tenere conto che l’accessorio cresce sempre un po’ meno rispetto alla cantierist­ica. E infatti, a fronte di ricavi dei cantieri saliti a doppia cifra, il nostro comparto mostra un aumento single digit». Anche Andrea Razeto, della Razeto & Casareto, azienda di Sori (Genova) con 40 addetti, che produce serrature e maniglie marine nonché accessori sia per navi da crociera che per barche, rimarca che «il settore va bene ed è tornato il mercato italiano. Soprattutt­o negli ultimi due anni e mezzo». L’azienda si dedica, tra l’altro, alla realizzazi­one di maniglie di design, interament­e made in Italy e sta sbarcando sul mercato cinese. Ultima nata della produzione è una maniglia ad alta tecnologia, la Ossh. È stata creata per le porte tagliafuoc­o delle navi e, in caso d’incendio, manda un segnale luminoso verde (se la porta può essere aperta) o rosso (se la porta deve restare chiusa , perché dall’altra parte vi è il fuoco). Riguardo al Salone in corso, Razeto nota che «ci sono stati più visitatori dell’anno scorso, in particolar­e nei giorni feriali».

Alessandro Gianneschi, alla guida di Gianneschi Pump & Blowers, che con 40 addetti produce elettropom­pe, autoclavi ed elettroali­mentatori da barca, sottolinea che «il mercato sta andando bene e, tra fine 2018 e l’anno prossimo, capiremo se, al termine di un triennio di ripresa, siamo davvero alla svolta e si potrà dire che il settore è uscito definitiva­mente dalla crisi». Anche il Salone, secondo l’imprendito­re, «va abbastanza bene, anche se tra i contatti che stiamo avendo mancano i clienti stranieri, a parte quelli portati al Nautico dall’Ice. È anche vero, però, che negli ultimi 2-3 anni sono tornati alla fiera i cantieri esteri e questo fa ben sperare per le vendite di accessori».

Secondo Marco Monsurrò, ad della Coelmo (97 dipendenti), che produce gruppi elettrogen­i anche per la nautica «dopo la flessione del 2009 e le sofferenze durate almeno fino al 2012, il mercato è ormai tornato quasi ai livelli precrisi. E credo che questo salone sia tra i migliori degli ultimi 4 anni».

Anche i cantieri di piccole dimensioni riscontran­o una ripresa. Giorgio Mussini, fondatore dell’omonima azienda di Portofino, che, con 7 dipendenti, produce barche in vetroresin­a e legno (come la Corvetta di 7,48 metri e la Paraggina di 10 metri) e, su richiesta, anche solo in legno, spiega come il mercato segni «una piccola ripresa, da due anni a questa parte. Abbiamo clienti sia italiani che stranieri». Infine Nunzio Dolce, al vertice della Italmar di Siracusa, che ha 16 addetti e realizza barche in vetroresin­a da 3,5 fino a 8,5 metri, sottolinea che «il mercato è in ripresa anche se difficilme­nte si potranno raggiunger­e i livelli precrisi del 2008. Il Salone, comunque sta andando molto meglio dell’anno scorso». Dolce è anche presidente di Ascon, un’associazio­ne che raggruppa 58 piccoli cantieri siciliani ed è stata creata durante la crisi, proprio per affrontare meglio, in gruppo, il difficile momento del mercato.

In chiusura. Ultimo giorno per il Salone nautico di Genova. Tra i trend registrati la crescita sostenuta e solida delle piccole e medie imprese del comparto

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy