Il Sole 24 Ore

Diritti tv Il Milan tratta con UniCredit linee di credito e di factoring

Le banche riaprono i crediti dopo l’epoca Yonghong Li A garanzia i futuri incassi Dopo il rimborso dei bond la società rafforza il proprio stato patrimonia­le

- Carlo Festa

Le banche italiane riaprono i rubinetti del credito per il Milan, terminata l’epoca di Yonghong Li, quando l’uomo d’affari cinese era costretto a continui aumenti di capitale per fornire la necessaria liquidità.

Il club rossonero, sotto la nuova gestione Elliott, sta trattando con Unicredit (ma anche con altri istituti) linee di credito e di factoring. A garanzia, anche se nulla è stato ancora definito, potrebbero esserci anche i futuri incassi da diritti tv. Al lavoro è il presidente del club Paolo Scaroni, in attesa che il primo dicembre il manager Ivan Gazidis prenda ufficialme­nte posto nella società rossonera come amministra­tore delegato.

Secondo indiscrezi­oni sono in corso le discussion­i per trovare un accordo con la banca di piazza Gae Aulenti per ottenere linee di credito comprese tra 70 e 100 milioni di euro. Per queste linee potrebbe essere scelto lo strumento del factoring con la garanzia dei futuri introiti da diritti audiovisiv­i delle prossime stagioni.

Proprio Unicredit, del resto, ha già stretto in passato altri accordi simili in ambito calcistico, ad esempio con la As Roma dell’americano James Pallotta. Quello del factoring dei diritti tv è una delle strade utilizzate dalle squadre di calcio per incassare in modo anticipato ricavi futuri. Se dunque da una parte le banche italiane stanno riaprendo le loro linee di credito verso la squadra rossonera, dall’altra parte i paletti del fair play finanziari­o obbligano a lavorare sul migliorame­nto degli indicatori dello stato patrimonia­le del club.

Così proprio ieri il Milan ha annunciato di aver esercitato l’opzione del rimborso anticipato per i due bond da 128 milioni di euro complessiv­i quotati al Terzo Mercato della Borsa di Vienna: obbligazio­ni che erano state sottoscrit­te proprio con Elliott lo scorso anno. Le obbligazio­ni sono eredità dell’acquisizio­ne del 2017 di Yonghong Li, quando era stato lanciato un doppio bond da complessiv­i 128 milioni per rimborsare prestiti bancari da 73 milioni, che erano stati ripagati da Rossoneri Sport Investment Lux, ma anche per reperire parte delle risorse finanziari­e necessarie per la campagna acquisti della squadra sotto la gestione di Marco Fassone.

Con quest’ultima operazione il Milan avrà un patrimonio netto di 120 milioni di euro. L’operazione di rimborso dei bond ha un chiaro significat­o per rispettare i paletti del Financial Fairplay dell’Uefa: consente infatti di ridurre l’esposizion­e debitoria e di aumentare al contrario le risorse direttamen­te investite da Elliott.

Accordi con le banche.

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AP Per il Milan tornano le linee di credito

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