Record di visitatori al Salone Nautico Ora un evento per l’usato
Genova vince la sfida del Salone Nautico: il primo evento di ampio respiro, anche internazionale, organizzato nel capoluogo dopo il crollo del viadotto Morandi si è concluso ieri con una grande affluenza di visitatori. Hanno passato i tornelli del boat show, organizzato da Uncina Confindustria nautica, 174.610 persone, contro le 148.228 del 2017. E non si sono registrati particolari problemi di traffico. «I 174.610 visitatori - ricorda Carla Demaria, presidente Ucina – corrispondono a una crescita quasi del 18%. E sono arrivati non solo dall’Italia ma da Francia, Spagna, Grecia, Israele, Australia, Hong Kong e Singapore, grazie anche al supporto di Ice». Potrebbe inoltre protrarsi di due giorni (rispetto ai sei attuali), con inizio posticipato ai primi di ottobre, la prossima edizione dell’esposizione; e nascere un ulteriore salone genovese: quello dell’usato. «Stiamo valutando – spiega Demaria - di allungare la durata del Salone. Non c’è ancora unanimità e voteremo. È poi il secondo anno che gli espositori ci chiedono un salone dell’usato. Ed è molto probabile che si faccia». Soddisfatti anche i cantieri presenti alla manifestazione. «Un’affluenza così alta di visitatori – dice Ferruccio Rossi, direttore generale di Sanlorenzo Yachts – è segno di grande attaccamento alla città di Genova. Abbiamo avuto ottime giornate, in particolare quelle feriali, e molti clienti italiani. Nessuno si è lamentato di problemi logistici, a dispetto del crollo del Morandi. Inoltre, anche se abbiamo registrato presenze estere contenute, molti nostri dealer stranieri hanno detto che l’anno prossimo porteranno i clienti qui, dove c’è meno affollamento rispetto al Cannes Yachting Festival». Anche Michele Gavino, ceo del cantiere spezzino Baglietto, che ha portato a Genova l’ammiraglia del Salone, di 48 metri, riscontra una «crescita del mercato italiano». Ma «non sulla fascia di yacht tra 40 e 50 metri: gli italiani comprano barche più piccole». L’attenzione dei visitatori si è appuntata anche sulla nautica ecosostenibile. Amer Yachts (gruppo Permare), ha presentato l’Amer 94 Twin, un 28 metri che, grazie all’innovazione e ai materiali utilizzati, ha ridotto il peso di quasi 20 tonnellate e i consumi del 50%. Dal cruscotto della timoneria si può segnalare l’avvistamento di cetacei direttamente a Tethys, l’istituto di ricerca sui cetacei nel Mediterraneo. «Al Salone – sostiene Barbara Amerio, al vertice del gruppo – c’è stata grande affluenza di pubblico, forte ritorno degli italiani e molto interesse per prodotti ecosostenibili». Una conferma arriva anche dalla componentistica, settore in cui la Onesails guidata da Dede De Luca ha lanciato una vela riciclabile unica al mondo, la cui tecnologia è un brevetto di Piercarlo Molta, capo ingegnere dell’azienda. Composta da strati che risalgono tutti alla stessa molecola, la vela, a fine vita, può essere macinata, fusa, e trasformata in piccoli pellet, con i quali si possono realizzare accessori per la vela o bottiglie di plastica. «Al Salone – afferma De Luca – si è lavorato bene, con molta affluenza. E per la prima volta abbiamo notato un vero interesse del pubblico per l’elemento sostenibilità».