Il Sole 24 Ore

Santander sceglie il «re delle fusioni»: Orcel diventa ceo del big spagnolo

Il banchiere italiano lascia Ubs ed entrerà in carica all’inizio del prossimo anno Ha pilotato le principali operazioni di M&A europee. L’asse con la famiglia Botin

- Alessandro Graziani

Il re dei deal maker arriva al vertice del Santander. La nomina del banchiere italianoAn­drea Orc el ,63 anni, è destinata a fare rumore negli equilibri del sistema bancario europeo e ari aprirei giochi dell’ M&A paneuropeo( e non solo ). Orcel subentra da inizio 2019 come ce odi Sant ande raJosèAn tonio A lv arez: il manager è lo storico banchiered' aff aride iBot in, essendo diventato nel corso degli anni il principale consulente di don Emilio Bo tin,s comparso da pochi anni. Un rapporto, quello tra Or ce le Botin, che per alcuni anni ha fatto tremare la finanza europea. Basti pensare al lama xi-Op ada 70 miliardi su Abn Amro lanciata nel 2007 da Santander,F orti seRbs che portò allo smembramen­to del gruppo olandese. Operazione ad alto rischio, da cui Santander uscì indenne a differenza di Rbs e Fortis - anche grazie all'opera di Orcel - con la fortunata cessione per 10 miliardi di Ant on veneta( controllat­a italiana di Abn) al MontePas chi.

Orc el ha passato gran parte della sua carriera in Merrill Lynch, poi fusa con Bank of America. Da lì ha scalato le gra- duatorie dell’M&A globale pilotando le principali operazioni di fusioni e acquisizio­ni in Europa. Il suo nome in Italia è da sempre legato aUniCr ed it, essendones­tato uno dei« creatori» con la fusione tra Credito Italiano, Cassa diRisparm iodi Verona eCrt. Ed è po istat o il banchiere d’ affari di riferiment­o di Alessandro Profumo in tutte le operazioni di crescita del gruppo, compresa la fusionetra Uni Credi telate descaHvb. In quei giorni fu lui il latore del messaggio personaled­i congratula­zioni a Profumo da parte di Botin. Perché tutti, nel ristretto mondo delle grandi banche d' affari, sapevano che Orcel aveva unassep referenzia­le condo nE milio, padre-padronedel Santander ed esponente di rilievo di uno spicchio importante della finanza europea e sudamerica­na.

Santander e UniCredit sono le due banche europee che Orc el ha contribuit­o a far crescere e forse era fatale che prima o poi diventasse il ce odi una delle due. In UniCr ed it fu aunpas sodi arrivare al ruolo dice o nei giorni convulsi del dopo Profumo. Ma dopo un incontro nella sede milanese della Fondazione Cari verona, presenti Paolo Bi a sie Fabrizio P al en zona, qualcosa andò storto esi preferì seguire la soluzione interna puntando su F ed eri coGhizz on i. La fine della cordata MerrillLyn­ch in Uni Credi t-forte al punto da ipotizzare una fusione trale due banche-portò dopo poco tempo all'uscita dalla banca italiana di Sergio Er motti, che passò al vertice diUbs dove chiamò Orc el comechairm­andiUb sin v est mentBank.

Ora la svolta di Orcel, che ha scelto di chiudere la carriera da ce odi una grande banca come Santander:prob abilmente non per soldi, se si pensa che nell'anno migliore della sua carriera superò i 100 milioni di dollari in guadagni. Servirà un po' di tempo per capire quali sono le reali intenzioni del Santander, alla vigilia delle fusioni paneuropee sollecitat­e da Bce, per capire che ruolo giocherà il re dei de al maker.Diffic ile pensare chela sua scelta sia avvenuta per gestire il perimetro attuale di Santander.

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CEO DESIGNATO DI SANTANDERA­ndrea Orcel, nato a Roma nel 1963, diventerà ceo di Santanderd­a inizio 2019

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