Catania, dall’Arma il generale anti-scafisti
Un generale dei carabinieri guiderà le inchieste anti-scafisti in Sicilia. La decisione è di Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, e risale ad alcuni giorni fa. Novità senza precedenti, il segnale di Zuccaro è forte: Raffaele Antonio Maria Modica, generale di brigata, è destinato al coordinamento delle attività delle forze di polizia di Siracusa, Catania e Ragusa rivolte al contrasto dell’immigrazione clandestina. Modica così diventa supervisore delle indagini su sbarchi e scafisti svolte finora soprattutto dalla Polizia di Stato ma anche da Guardia di Finanza, Guardia Costiera e, in misura minore, Carabinieri. Zuccaro ha posto un obiettivo strategico: il generale Modica «promuoverà, previa consultazione con le forze di polizia interessate, l’adozione di modelli omogenei di investigazione» come si legge nel provvedimento del procuratore. Uno schema da adottare quando gli agenti di polizia giudiziaria procedono «all’escussione dei migranti clandestini approdati nei porti di Catania, Augusta e Pozzallo». Per la cronaca Pozzallo con 3.554 immigrati, Catania con 2.961 e Augusta con 2.478 migranti sono il primo, secondo e quarto porto per intensità di sbarchi a livello nazionale nel 2018. Il generale dell’Arma «verrà informato senza indugio da parte delle forze di polizia interessate dell’imminenza degli sbarchi». Una figura, insomma, finora inedita, modifica gli equilibri tra le forze investigative in campo. Tanto da scatenare il malumore al Dipartimento di Pubblica sicurezza. Modica è stato «trattenuto in servizio», sottolinea Zuccaro, su richiesta dello stesso procuratore al Comandante Generale dell’Arma. Con incarico di due mesi, non si può escludere un rinnovo.