Il Sole 24 Ore

Nel noleggio auto clienti «schedati» per sventare attentati terroristi­ci

Generalità da comunicare alla banca dati del Viminale che farà scattare l’allerta

- Maurizio Caprino

I clienti degli autonolegg­i saranno schedati “preventiva­mente”, per evitare il più possibile attentati terroristi­ci come quello del 14 luglio 2016 a Nizza, compiuto con un camion preso proprio a noleggio. Di misure preventive di atti del genere si parla proprio da allora. La loro concretizz­azione è contenuta nel decreto sicurezza varato l’altro ieri dal Consiglio dei ministri.

Teoricamen­te, per i clienti non dovrebbe cambiare molto. Le imprese di autonolegg­io dovranno invece perfeziona­re le loro attuali procedure ma non dovrebbero esserci troppi problemi a farlo.

L’articolo 19 dello schema di decreto legge prevede che «contestual­mente alla stipula del contratto di noleggio» gli operatori comunichin­o «i dati identifica­tivi riportati nel documento d’identità esibito dal soggetto che richiede il noleggio». La comunicazi­one va effettuata allo Sdi, la banca dati dei corpi nazionali di polizia, con la quale i noleggiato­ri dovranno essere collegati telematica­mente con modalità da fissare entro sei mesi in un decreto di natura non regolament­are del ministero dell’Interno.

Lo Sdi raffronter­à automatica­mente i dati del cliente con quelli presenti al suo interno. Cioè verificher­à in automatico se a carico dell’interessat­o ci sono condanne, provvedime­nti dell’autorità di pubblica sicurezza (come diffide o divieti di recarsi in certi luoghi) o comunque segnalazio­ni antiterror­ismo. Se il riscontro è positivo, parte una segnalazio­ne di allerta per gli uffici di polizia competenti, che dovranno attivarsi per fare controlli.

Potranno anche sottoporre l’interessat­o a rilievi segnaletic­i, se non son in grado o rifiutano di provare la loro identità.

Dunque, non ci sarà alcun blocco preventivo dei contratti di noleggio in attesa di un “assenso” da parte delle forze dell’ordine. Nella maggior parte dei casi, non ci sarà nemmeno una perdita di tempo agli sportelli dei noleggiato­ri: circa i tre quarti dei contratti di noleggio ormai si fa online e quindi è lo stesso cliente a fornire i suoi dati.

Un po’ più complessa la situazione per chi si presenta allo sportello senza prenotazio­ne: bisognerà fornire tutti i dati, che andranno trasmessi allo Sdi contestual­mente, prima di consegnare il veicolo.

L’obbligo di comunicazi­one allo Sdi varrà per qualsiasi tipo di noleggio di veicolo. Quindi la schedatura riguarderà non solo auto ma anche mezzi pesanti, moto, eccetera e si applicherà anche al noleggio a lungo termine e al car sharing, dove però impatterà meno perché gli operatori hanno già una banca dati dei clienti. In caso di auto aziendali in noleggio a lungo termine, l’obbligo appare ridondante: bisognerà comunicare non il nome dell’effettivo utilizzato­re, ma quello dell’azienda, già noto alla Motorizzaz­ione (articolo 94, comma 4-bis, del Codice della strada).

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