La realtà aumentata “aiuta” il mix di skill tradizionali e digitali
L’elettricista, l’idraulico o il bruciatorista non spariranno mai. La premessa è d’obbligo perché anche nel mondo in continuo cambiamento, «ci sono competenze tradizionali fondamentali in una società come la nostra che si occupa di efficienza energetica, acque e rifiuti speciali», racconta Emanuela Trentin, hr and communication director di Siram. La società fa parte del gruppo Veolia e ha circa 2.700 addetti, con età media di circa 47 anni e una forte concentrazione nella fascia 41-50 anni. «Bisogna essere capaci di mantenerle, così come di investire nelle nuove tecnologie e nei nuovi mestieri», continua la manager che ricorda come la società sia riconosciuta nel suo settore per «il suo saper fare». Per poter esprimere al meglio questo concetto, Trentin ha avviato un percorso bottom up. Innanzitutto «abbiamo creato una piattaforma che è stata chiamata Wikisiram dove vengono caricati tutti i video e le istruzioni dei processi». Poi «abbiamo identificato i guru, maxi esperti, e gli esperti, i cosiddetti 4 stelle. Insieme a loro abbiamo individuato un piano redazionale con gli argomenti più importanti per priorità e frequenza». Infine «abbiamo individuato dei communication manager che supportano gli esperti nell’alimentazione della piattaforma dove i contenuti devono essere facilmente fruibili». Nell’academy interna viene poi realizzato un percorso di affiancamento basato su due fasce: i 4 stelle affiancano i cosiddetti guru, mentre i new entry i 4 stelle. Tutta il sistema trova la massima espressione nel terzo pilastro, la realtà aumentata. «Abbiamo messo a disposizione dei nostri collaboratori un dispositivo video a supporto delle attività sul campo. Quando un tecnico ha un problema rilevante può rivolgersi a un esperto non telefonando o chiedendo la sua presenza ma attraverso le immagini facendo domande specifiche e mostrando la macchina, in modo da poter risolvere le criticità».