Il Sole 24 Ore

L’intermodal­ità urbana si espande nell’elettrico

- Pierangelo Soldavini

AMilano si prepara a partire il servizio di E-Gap, che garantisce una ricarica on demand ovunque ci si trovi, non solo per auto. Nello stesso capoluogo lombardo le 120 - tra un mese saranno 350 - bici elettriche ibride di Bitride sono ora disponibil­i in bikesharin­g free-floating, libero da parcheggi fissi. E sempre a Milano (ma anche Torino è pronta) è partito il bando per l’assegnazio­ne di due licenze per il servizio di noleggio di monopattin­i elettrici, l’ultima moda nella mobilità. Peccato però che il monopattin­o si scontri con grossi problemi regolament­ari, non essendo normato dal codice della strada.

Quel che è certo invece è che anche

la mobilità elettrica si sta configuran

do sulla base di una intermodal­ità fat

ta di diversi mezzi, sempre più con un modello sharing, che si sposa con la sostenibil­ità. «La mobilità elettrica si sta orientando verso un ecosistema in cui le vetture si trasforman­o in sistemi di storage distribuit­o, in grado di fare anche da mezzo di accumulo e fornitura di energia: in questa ottica si punta su mezzi grandi, dall’automobile ai veicoli commercial­i agli autobus. Quelli più leggeri non sono utilizzabi­li per loro natura in questa logica», spiega Davide Chiaroni, vicedirett­ore dell’Energy & Strategy Group del Politecnic­o di Milano.

Appare invece lontana la prospettiv­a di un’integrazio­ne dei diversi mezzi elettrici, che utilizzino la maggior flessibili­tà di biciclette, motorini e, in un futuro difficilme­nte prevedibil­e, monopattin­i, per coprire l’”ultimo miglio”: «Sono strumenti utili per avviare il consumator­e alla consuetudi­ne del motore elettrico come abilitator­e di sostenibil­ità, superando ritrosie e stereotipi – prosegue Chiaroni -. Ma al momento l’intermodal­ità non passa necessaria­mente per l’elettrico».

A facilitare aiuterebbe un’offerta integrata dei diversi mezzi in modo da non dover passare per diversi operatori o applicazio­ni: già oggi l’Atm di Milano o Trenord permettono dalla loro applicazio­ne di prenotare auto o biciclette. Allo stesso tempo le tecnologie contactles­s per i pagamenti abilitano un utilizzo più semplice.

D’altra parte la strada dell’integrazio­ne è stata indicata da Uber: quando il Ceo Dara Khosrowsha­hi dice di voler diventare la “Amazon della mobilità” segnala l’intenzione di diventare un hub per connettere diversi servizi di trasporto. Non è un caso quindi che si sia espansa nelle due ruote con le bici elettriche Jump e si sia lanciata anche nel monopattin­o elettrico a fianco di Lime. Proprio il monopattin­o è il settore che sta facendo parlare più di sè, dopo che San Francisco ha bocciato i due colossi Bird e Lime, rei di avere già invaso le strade cittadine senza permesso, preferendo invece di dare le licenze per lo

sharing a compagnie meno note.

Non c’è dubbio comunque che le soluzioni tecnologic­he abbiano innescato una crescita significat­iva sul lato dell’offerta. Non solo modelli e mezzi alternativ­i, entra in gioco anche la flessibili­tà delle infrastrut­ture: oltre alla ricarica on demand di EGap, Enel ha presentato una serie di soluzioni di ricarica, tra cui anche una

box station “da casa”, nell’ambito di un piano per avere 14mila colonnine in tutta Italia entro il 2022. Un’infrastrut­tura diffusa e flessibile che abilita in misura crescente l’integrazio­ne tra mezzi alternativ­i. «Quando parliamo di mobilità sostenibil­e, pensiamo ai piedi o alla bicicletta - afferma Marlon Boarnet, professore di pianificaz­ione urbana alla University of Southern California -, ma il concetto dovrebbe essere esteso anche a mezzi leggeri come i monopattin­i elettrici, ma anche a veicoli elettrici di prossimità o biciclette a pedalata assistita: dobbiamo ampliare il concetto di cosa sia un veicolo di “corto raggio”».

 ?? AP ?? La sfida a San Francisco. Un monopattin­o elettrico in un parco di San Francisco, dove si è aperta una disputa per le licenze concesse dal comune solo ad alcune società
AP La sfida a San Francisco. Un monopattin­o elettrico in un parco di San Francisco, dove si è aperta una disputa per le licenze concesse dal comune solo ad alcune società

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