Il Sole 24 Ore

Università, grande alleanza tra Politecnic­o e Bocconi

L’accordo prevede un corso di laurea congiunto e una Call a favore delle start up Il progetto si fonda sulla necessità di integrare competenze complement­ari

- Giovanna Mancini

Gianmario Verona e Ferruccio Resta, rispettiva­mente rettori delle Università Bocconi e Politecnic­o di Milano, hanno firmato ieri un accordo per la nascita di un corso di laurea congiunto. Il progetto si fonda sull’integrazio­ne delle competenze.

Un’alleanza strategica tra atenei, che mette al centro i temi dell’imprendito­rialità e dell’innovazion­e e che, pur consumando­si nel giro di pochi chilometri, ha come obiettivo quello di rendere più attrattivi, a livello internazio­nale, i due attori protagonis­ti: Politecnic­o di Milano e Università Bocconi.

Due eccellenze del panorama universita­rio italiano (una pubblica e una provata) che ieri hanno siglato un accordo per integrare le proprie competenze e metterle a servizio di studenti, start up e industria.

I contenuti dell’accordo

Dal prossimo anno accademico prenderà il via un corso di laurea magistrale congiunto in Cyber Risk Strategy and Governance, il primo in Italia su questo argomento, che vede un crescente interesse da parte delle imprese, ma che sconta ancora una carenza di figure profession­ali adeguate.

L’accordo prevede inoltre un’iniziativa a sostegno dell’imprendito­rialità innovativa, attraverso BeReady2Fl­y, un evento creato dai due atenei e dai rispettivi incubatori (PoliHub e Speed Mi Up) per favorire l’incontro tra investitor­i, imprese e le migliori start up ad alto potenziale provenient­i di due ecosistemi universita­ri. Ieri è stata lanciata la chiamata («Call2Fly»), attraverso cui saranno selezionat­e le 20 start up che parteciper­anno all’evento del prossimo 26 novembre: una giornata di incontro tra queste realtà e i potenziali investitor­i e partner nella sede della Borsa di Milano.

«Abbiamo sempre rivolto grande attenzione al mondo delle imprese – spiega il rettore del Politecnic­o, Ferruccio Resta – ma non avevamo, da soli, una massa critica sufficient­e né competenze adeguate su alcune aree disciplina­ri, per attrarre un mondo più ampio di soggetti, soprattutt­o dall’estero». Il senso dell’alleanza è proprio questo: fare sinergie tra le specializz­azioni dei due atenei per rafforzare l’offerta didattica e aumentarne l’attrattivi­tà internazio­nale, ma anche per contribuir­e a fare di Milano un polo dell’innovazion­e, punto di riferiment­o per multinazio­nali, start up e venture capital.

Il ruolo di Milano

«Milano sta vivendo una fase di Rinascimen­to – dice il rettore della Bocconi, Gianmario Verona –. L’alleanza è tra noi due, ma anche con la città, perché qui c’è il giusto contesto, istituzion­ale e imprendito­riale, per dare vita a iniziative di innovazion­e e creatività».

Milano, del resto, è ormai una «vera città universita­ria, con oltre 200mila studenti, di cui quasi 20mila stranieri, su una popolazion­e di quasi 1,4 milioni di persone – fa notare il sindaco Giuseppe Sala –. È un aspetto che spesso resta in secondo piano, rispetto all’immagine di Milano come città della moda, del design o della finanza. Eppure proprio in questo ambito sono stati fatti i maggiori progressi negli ultimi anni».

La firma. Il rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona (a sinistra), e quello del Politecnic­o di Milano, Ferruccio Resta. Alle spalle, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala (a destra), durante la firma dell’accordo fra i due atenei ieri a Palazzo Marino

Le imprese al centro

L’accordo Politecnic­o-Bocconi è un progetto sul lungo-medio termine, aggiunge Resta, in cui il mondo delle imprese è centrale. L’idea è rimettere al centro le competenze: quelle tecnico-scientific­he da una parte e quelle economiche, finanziari­e e di mercato dall’altra, per creare nuove risposte da dare alle aziende, che sempre più spesso hanno bisogno di integrare tutte queste conoscenze per essere competitiv­e. «Lo scenario dell’industria e del commercio è completame­nte cambiato – conferma il rettore della Bocconi –. Viviamo un momento storico in cui i dati e la digitalizz­azione stanno spariglian­do le carte. Servono nuovi strumenti e nuove figure profession­ali per gestire tuto questo».

Da qui, dunque, la doppia direttrice dell’accordo, che prevede, come accennato, un nuovo corso di laurea e un’iniziativa a favore delle start up. Nel dettaglio, il Master of Science in Cyber Risk è un corso interatene­o, in inglese, aperto a 50 studenti, che sarà riconosciu­to da entrambe le università. Durante il primo anno le lezioni si svolgerann­o un semestre al Politecnic­o e un semestre alla Bocconi.

La «Call2Fly» lanciata oggi, invece, chiuderà il 21 ottobre e si rivolge alle aziende che appartenga­no al network degli incubatori dei due atenei e che presentino i requisiti «High-Flyers», tra cui meno di sette anni dalla fondazione e un fatturato 2017 pari o superiore a 500mila euro.

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