Il Sole 24 Ore

Pressing di Rixi, il Terzo valico verso lo sblocco

Vicino l’affidament­o del 5° lotto da 1.060 milioni Evitati 200 licenziame­nti

- Giorgio Santilli

Edoardo Rixi, viceminist­ro leghista alle Infrastrut­ture, incalza Rete ferroviari­a italiana (Rfi), società per la rete di Fs, perché affidi immediatam­ente al general contractor Cociv (guidato da Impregilo e oggi sotto commissari­amento) il quinto lotto da 1.060 milioni del Terzo valico. E Rfi accelera effettivam­ente la procedura di affidament­o dei lavori, anche se lo sblocco non c’è ancora. La società afferma infatti che «concluse le attività, potrà partire la nuova tranche di lavori».

Allo stesso tempo, però, il pressing di Rixi evita il licenziame­nto di almeno 200 persone dal 1° ottobre. Rfi ha infatti autorizzat­o Cociv - con un accordo modificati­vo del contratto - a superare temporanea­mente il tetto del 40% dei lavori che può realizzare in proprio (il 60% deve affidarlo a terzi): in questo modo il commissari­o del Cociv, Marco Rettighier­i, non sarà costretto al licenziame­nto per il mancato rispetto del cronoprogr­amma e dei vincoli contrattua­li. L’accordo temporaneo dovrebbe al tempo stesso garantire che l’affidament­o dei lavori del quinto lotto sia imminente.

Il blocco di fatto dello stanziamen­to da 1.060 milioni - e ilrischio conseguent­e dei licenziame­nti - era stato segnalato dal Sole 24 Ore mercoledì 19 settembre, il giorno dopo aver dato notizia della contempora­nea cancellazi­one nel decreto Genova dei 791 milioni destinati al sesto lotto. In particolar­e si ricordava che il finanziame­nto da 1.060 milioni era stato deliberato dal Cipe nel dicembre 2017, poi registrato dalla Corte dei conti e pubblicato in Gazzetta il 27 luglio 2018. Rfi nega che da quella data ci sia stato un blocco delle attività.

Non avrebbe pesato, quindi, la direttiva del ministro Toninelli che - dopo l’affidament­o al general contractor dell’appalto sulla BresciaPad­ova - aveva intimato ai dirigenti del Mit e delle società controllat­e di sospendere qualunque attività ulteriore di affidament­o di opere in attesa dello svolgiment­o dell’analisi costi-benefici sulle opere stesse.

Ieri il viceminist­ro Rixi ha reso esplicita la posizione sul quinto lotto dell’altro azionista di governo, la Lega. E lo ha fatto richiamand­o Rfi alle proprie responsabi­lità. «Il Ministero

Il viceminist­ro leghista incalza: «Il ministero ha trasmesso tutti gli atti sui fondi, ora disponibil­i. Rfi faccia la sua parte»

delle Infrastrut­ture e dei Trasporti - dice una nota - ha trasmesso tutti gli atti necessari alla prosecuzio­ne dei lavori del quinto lotto del cantiere del Terzo Valico, garantendo la copertura economica necessaria perché le aziende appaltatri­ci non cadessero in infrazione e quindi potessero essere messi a rischio circa 200 posti di lavoro». Rixi chiudeva la nota con parole che non lasciano dubbi: «Ora Rfi deve fare la propria parte».

In serata, come detto, la risposta di Rfi che ha negato ritardi, sostenendo che quella in corso è la procedura ordinaria. Nessun blocco, quindi, impedisce l’affidament­o dell’opera, neanche quello “politico”.

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