Brexit, Johnson contro May chiede modello «SuperCanada»
Boris Johnson ha giocato d’anticipo e, a due giorni dall’avvio del congresso del Partito conservatore britannico a Birmingham, ha invocato l’abbandono del piano per una “Brexit soft” delineato dalla premier Theresa May: l’ex ministro degli Esteri, in un articolo per il Daily Telegraph, ha promosso un piano alternativo indicato come «SuperCanada-type free trade agreement» per un divorzio più netto da Bruxelles. In pratica, un mero trattato di libero scambio. Johnson ha anche stigmatizzato come un tentativo di «annessione economica» il suggerimento di lasciare l’Irlanda del Nord in unione doganale anche se il resto del Regno Unito non dovesse farne parte. Ha piuttosto evocato la possibilità di spostare i controlli doganali dentro i confini della vicina Repubblica e ha persino aperto alla possibilità di prorogare la fase di transizione.
Il «Piano Johnson» potrebbe raccogliere consensi in casa Tory anche oltre lo zoccolo più duro dei Brexiters, ma la premier May appare fiduciosa di poter sopravvivere al Congresso, anche per lo spauracchio di elezioni anticipate che potrebbero portare al potere il Labour di Jeremy Corbyn e quindi indirizzare il Paese verso a una Brexit ancora più morbida, se non a un secondo referendum.