Il Sole 24 Ore

CONSOB, PRESIDENTE DA NOMINARE SUBITO

- Di Fabio Tamburini

Ieri, ancora una volta, la Borsa italiana ha sbandato sotto i colpi delle dichiarazi­oni in arrivo dall’Eurogruppo, riunito in Lussemburg­o. È stata una giornata difficile e ancora una volta, con ogni probabilit­à, la speculazio­ne non ha mancato l’appuntamen­to. C’è chi, per definizion­e e per compito istituzion­ale, deve controllar­e che le regole del mercato vengano rispettate: la Consob. Ma, dopo l’uscita del presidente, Mario Nava, avvenuta a metà settembre, la commission­e è acefala, perché il successore non è stato nominato. Di conseguenz­a, in momenti di grande fibrillazi­one, la Consob ha un vertice provvisori­o. La profession­alità dei commissari è indubbia, ma la scelta del nuovo presidente dev’essere immediata. Anche perché l’elenco dei dossier all’attenzione dell’authority è lungo e si tratta di vicende scottanti, che si sommano alla necessità di tenere alta la guardia nella difesa del risparmio. Dalla Carige, alle prese con l’incognita patrimonio, al Monte dei Paschi, che sta cercando di ritrovare l’equilibrio dei conti. Dai rimborsi ai risparmiat­ori coinvolti nella liquidazio­ne delle banche venete, di assoluta attualità, alla nuova Commission­e banche sul punto di essere varata. Dal dossier telecomuni­cazioni al duello tra Tim e la francese Vivendi del finanziere bretone Vincent Bolloré. E ancora: il caso Atlantia, il futuro di Unicredit e Mediobanca, il crocevia Generali, Banca popolare di Bari, il crollo di Astaldi, le trattative tra Mediaset e Sky. Insomma, la Consob ha bisogno di un presidente. Subito, perché è bene che il mercato sia marcato stretto. Soprattutt­o quando spread e quotazioni vanno sull’ottovolant­e.

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