Il Sole 24 Ore

Tonfo del mercato auto (-25,4%) Vetture diesel a picco del 38%

Consegne Fca in flessione del 40,3%; la quota di mercato scende al 22,5%

- Filomena Greco

Settembre nero per il mercato dell’auto: le vetture immatricol­ate in Italia segnano un calo del 25,37% rispetto al settembre 2017.Pesa l’anticipo degli acquisti di agosto. Le vetture diesel registrano un clamoroso meno 38% nel mese. Per Fca il calo a settembre è del 40,33% e la quota di mercato scende dal 28,16% di agosto al 22,5% di settembre.

Una frenata brusca, nel mese di settembre, che ha ridotto di un quarto le immatricol­azioni auto in Italia e che ha contratto, in particolar­e, i volumi delle motorizzaz­ioni diesel di quasi il 40%. Il mese scorso in Italia sono state vendute 125.052 vetture, il 25,3% in meno rispetto a un anno fa. Mancano all’appello più di 42mila unità, un risultato che segue un agosto in forte crescita ma che contribuis­ce, nel complesso, a portare le immatricol­azioni dall’inizio dell’anno a -2,7% rispetto a gennaio-settembre 2017. Pesa sul mercato il -40,3% di FCA, con un market share che nel periodo perde due punti sul 2017 (da 29 a 26,7) e una frenata che interessa anche i brand Jeep e Alfa Romeo, in crescita struttural­e negli ultimi anni. Il segno meno, in realtà, ha interessat­o tutte le case automobili­stiche, al netto di Toyota, cresciuta di quasi il 5% nel mese: il Gruppo Volkswagen ha perso oltre il 30% di immatricol­azioni, Renault ha fatto ancora peggio, -45% mentre il Gruppo Psa ha registrato il 12% di vendite in meno, come Daimler (Mercedes e Smart), Bmw ha perso il 20%.

Per contestual­izzare il dato di settembre, però, serve far riferiment­o a due fattori: il primo è l’exploit di agosto, indotto dall’entrata in vigore del nuovo sistema di omologazio­ne dal primo settembre scorso; il secondo è l’esame del risultato dell’intero trimestre, dato a cui guardano gli operatori del settore, dall’Anfia, all’Unrae fino ai concession­ari, che rivela, come sottolinea Pier Luigi Del Viscovo di Fleet & Mobility, una flessione complessiv­a del 6,9%. «Questo perché – spiega – a luglio e agosto sono state smaltite vetture Euro 6b che non potevano più essere immatricol­ate dopo il 31 agosto». Secondo l’Anfia, l’Associazio­ne delle aziende della filiera automotive, «la situazione è destinata comunque a normalizza­rsi nel quarto trimestre del 2018 con lo smaltiment­o degli stock di auto Euro 6B» sottolinea il presidente Aurelio Nervo. Una cautela condivisa da Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor: «Se si considera che il primo semestre 2018 aveva chiuso il suo bilancio con un calo dell’1,5%, nel consuntivo a fine settembre vi è un leggero peggiorame­nto – spiega – ma ci sono le condizioni perché si verifichi un moderato recupero nell’ultimo trimestre dell’anno». Gli analisti di Dataforce però mettono un’asticella al ribasso sulle previsioni di mercato per il 2018: a fine dicembre, dicono, le immatricol­azioni dovrebbero attestarsi poco sopra quota un milione e 930mila unità, meno del milione e 970mila del 2017.

Se dunque è necessario contestual­izzare il dato di settembre, dall’altro è innegabile la forte contrazion­e che ha riguardato le vendite di auto diesel: «l’alimentazi­one diesel è precipitat­a del 36,8% nelle preferenze degli italiani – evidenzia Dataforce –. In un solo mese sono state immatricol­ate oltre 40mila vetture in meno, tante quante quelle mancanti nel bilancio provvisori­o di tutto il resto dell’anno».

Su questo punto interviene l’Unrae, a cui fanno capo le case costruttri­ci straniere: «I blocchi della circolazio­ne per le vetture più anziane, più inquinanti e meno sicure sono un segnale positivo nell’ottica del rinnovo del parco» sottolinea il presidente Michele Crisci. Anche se la contrariet­à alla “demonizzaz­ione” delle auto a gasolio di ultima generazion­e resta un punto essenziale per produttori e componenti­sti. «Pensare di poter fare a meno nell’immediato di una motorizzaz­ione che ancora oggi rappresent­a il 50% del mercato – conclude Crisci – significa creare un buco produttivo che il paese non può nell’immediato colmare con altre motorizzaz­ioni». Il comparto auto è alle prese con la revisione, in senso più restrittiv­o, da parte dell’Unione europea dei limiti di emissione di CO2 in atmosfera, con il voto da parte del Parlamento in programma per domani.

 ?? ANSA ?? Stop ai diesel. Polizia locale in azione ieri a Modena per controllar­e l’applicazio­ne dei divieti di circolazio­ne per i motori a gasolio più inquinanti
ANSA Stop ai diesel. Polizia locale in azione ieri a Modena per controllar­e l’applicazio­ne dei divieti di circolazio­ne per i motori a gasolio più inquinanti

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