Il Sole 24 Ore

Rallenta il traffico merci Segno meno per il ferroviari­o

I dati semestrali di Confetra mostrano la prima frenata del settore dal 2013

- Raoul de Forcade

Mostrano un rallentame­nto i dati relativi alla crescita del traffico merci in Italia. Anche se diverse modalità di trasporto continuano a mostrare segni positivi, vi è una frenata rispetto al trend espansivo registrato dal 2013 in avanti. A testimonia­rlo è l’analisi congiuntur­ale di Confetra per il primo semestre 2018. Questo andamento, afferma il presidente della confederaz­ione della logistica, Nereo Marcucci, «è coerente con quello della produzione industrial­e italiana e con quello del commercio mondiale che, pur continuand­o a espandersi, evidenzia una decelerazi­one. Bisogna ricordare, poi, che di norma le tendenze nella logistica anticipano quelle più struttural­i; e quindi se i migliorame­nti sono così tenui, come appaiono dalle nostre analisi, c’è di che preoccupar­si». Bisogna rilevare, però, prosegue Marcucci, «che gli imprendito­ri nostri associati, ai quali abbiamo chiesto di indicare le aspettativ­e per il secondo semestre, continuano ad avere la convinzion­e che le cose possano migliorare». In effetti, leggendo il report si nota che il 58,8% di quanti hanno risposto prevede traffico merci stabile nella seconda parte dell’anno e il 41,3% in crescita. Nessuna previsione di cali. «Non c’è ancora – dice Marcucci - il timore di un ritorno indietro». Il report Confetra evidenzia come i comparti che meno hanno risentito di questa congiuntur­a siano stati quelli stradale e corrieri. Il primo ha segnato un +3,5% per i viaggi nazionali e un +4,8% negli internazio­nali. Il ramo corrieri ha registrato un +2,3% nelle consegne nazionali e un +5,5% in quelle internazio­nali. Frena il trasporto aereo: +0,7% dal +11% del primo semestre 2017. Ed è negativo il dato ferroviari­o (da +1,7% a -0,8%). Anche il trasporto via mare non prosegue la crescita del 2017: il traffico container segna +3,1% (era +5,4% nei primi sei mesi 2017) e quello ro-ro (rotabili) arriva a +4,7% ma è lontano dal +9,8% del primo semestre 2017. «In ogni caso – sottolinea Marcucci – con il +3,1% del traffico marittimo di destinazio­ne finale i porti italiani segnano performanc­e migliori di quelle del Nord Europa.Vedremo poi quel che succederà al traffico nel porto di Genova con il crollo del viadotto Morandi». Notevolmen­te negativo è il traffico di transhipme­nt (-11,6%) .

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