Ge, ribaltone al vertice: il ceo lascia dopo soli 14 mesi
Flannery estromesso dopo appena 14 mesi, al suo posto arriva Culp
Colpo di scena al vertice di Ge: lascia John Flannery, ceo da soli 14 mesi.
Al suo posto subentra Lawrence Culp.
Nuovo ceo di Ge. Lawrence Culp
General Electric ha deciso di sostituire il ceo John Flannery dopo soli 14 mesi dalla nomina. Flannery, 56 anni, scelto per rilanciare il gruppo dopo una lunga carriera interna esce di scena all’improvviso. Si tratta dell’incarico più breve per un amministratore delegato nei 126 anni di storia del conglomerato simbolo dell’industria americana. Al suo posto il board di Ge ha nominato Lawrence Culp, un outsider, il primo scelto dall’esterno per guidare la società come ceo e presidente. Culp, 54 anni, era entrato nel consiglio di amministrazione di General Electric come indipendente a giugno. Docente alla Harvard business school, senior advisor del private equity Bain Capital, è un manager che vanta ottimi risultati alla guida del gruppo Danaher dal 2000 al 2014, periodo nel quale il conglomerato manifatturiero, attivo in particolare nell’healthcare e nei prodotti di consumo, ha aumentato ricavi e capitalizzazione di cinque volte, rispettivamente a 20 e 50 miliardi di dollari. Nello stesso periodo General Electric invece ha perso tre quarti del suo valore in Borsa.
La fama di leader di Larry Culp secondo la Harvard Business Review è uno dei migliori 50 ceo al mondo - e la lunga traccia lasciata dai risultati economici in Danaher Corp. hanno convinto i vertici di Ge a superare le regole e le tradizioni, pensando al futuro di un gruppo prestigioso negli ultimi tempi in grosse difficoltà. «Ge - scrive in una nota il nuovo ceo - resta fondamentalmente una società forte, con grandi business ed enormi talenti. Lavoreremo duro nelle prossime settimane per ottenere risultati subito. Ci dobbiamo muovere in fretta. Restiamo impegnati a rafforzare il bilancio continuando le cessioni avviate».
Il ceo uscente Flannery era entrato nell’agosto di un anno fa al posto di Jeff Immelt. Aveva subito annunciato un drastico piano di tagli di costi per rilanciare il gruppo che non ha convinto gli investitori: negli ultimi 12 mesi le azioni Ge hanno perso il 54% del valore. Piano strategico che tantomeno ha portato i risultati economici sperati, travolto dalle perdite miliardarie della divisione Energia, e dal crollo di cash flow e ricavi rispetto alle previsioni. Con gli obiettivi di utili che non verranno centrati a fine anno. Fa discutere a Wall Street il maxi stipendio, liquidazione compresa, che Flannery nonostante i risultati mancati si porta a casa con poco più di un anno di lavoro: si parla di circa 15 milioni di dollari, tra stipendio annuale di 2 milioni, bonus di 3 e la buonuscita di 2,9 volte lo stipendio annuale. A cui vanno aggiunti i 3,2 milioni di stock option, in una forchetta di prezzo tra gli 11 e i 30 dollari.
La sostituzione dei vertici ieri ha messo le ali in Borsa al titolo General Electric arrivato a guadagnare nel corso della seduta fino al 16%, per poi ripiegare di qualche punto, attorno ai 12,2 dollari ad azione.