Effetto scioperi su Ryanair: allarme utili e crollo in Borsa
Taglio della guidance dopo le proteste dei dipendenti: il titolo cade di quasi il 13%
Ryanair ha tagliato il suo target di utile annuale a causa dell’impatto degli scioperi della scorsa estate e di questi giorni. I nuovi target ora prevedono un utile netto compreso tra 1,10 e 1,20 miliardi di euro per l’anno finanziario 2018-2019 (che si chiude a fine marzo) rispetto a una stima precedente compresa tra 1,25 e 1,35 miliardi di euro, una indicazione inferiore rispetto agli 1,45 miliardi di euro realizzati nel 2017-2018. In Borsa, il titolo è sceso del 13%, mentre easyJet ha perso il 4,2% con Wizz Air a -3,1 per cento.
In un comunicato, Ryanair spiega che il taglio del 12% della guidance di utile per l’anno è legata a un ridimensionamento del traffico e a tariffe più basse a causa dei 2 giorni di sciopero degli equipaggi dei piloti e di cabina in Germania, Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo oltre a tariffe più basse attese nel terzo trimestre a seguito di una flessione delle prenotazioni per le vacanze scolastiche mid-term di ottobre e per Natale. La fiducia dei clienti, secondo la compagnia, sarebbe influenzata dalla paura di ulteriori scioperi e dai costi di riprotezione dei clienti. Pertanto, il traffico e le tariffe per il secondo e il terzo trimestre saranno leggermente inferiori alle attese. «Abbiamo gestito con successo i 5 scioperi della scorsa estate del 25% dei nostri piloti irlandesi, mentre i 2 recenti scioperi coordinati da parte del personale di cabina e dei piloti in 5 Paesi dell’Ue hanno influenzato il nostro traffico passeggeri con cancellazioni dei voli, chiusura delle prenotazioni e tariffe», ha commentato il ceo Michael O’Leary, in un comunicato. Il manager ha aggiunto che «pur avendo gestito questi giorni di sciopero riuscendo ad operare per oltre il 90% del nostro programma di voli, hanno avuto impatto sulla fiducia dei clienti e le prenotazioni per il terzo trimestre».
Ryanair, aggiunge, «non può escludere ulteriori scioperi nel terzo trimestre, il che potrebbe richiedere un ulteriore abbassamento della guidance per l’intero anno e potrebbe richiedere un ulteriore ridimensionamento della capacità invernale». Secondo gli analisti il timing dell’annuncio, alla vigilia della pubblicazione dei dati semi annuali, significa che il management non vede possibilità di recupero per l’intero anno.