Il Sole 24 Ore

Investimen­ti in hi-tech ma anche nel training

Storie di Pmi. Un nuovo stabilimen­to per la romagnola Melandri Gaudenzio

- Natascia Ronchetti

Una piccola azienda, che ha scommesso sull’industria 4.0 con un investimen­to di 5 milioni di euro per il nuovo stabilimen­to di Bagnacaval­lo (Ravenna) e che punta sull’aggiorname­nto continuo dei dipendenti. È la Melandri Guadenzio, impresa romagnola nata nel 1947 che importa, seleziona, confeziona e commercial­izza legumi, cereali, zuppe e semi oleosi ottenuti dall’agricoltur­a biologica e da quella convenzion­ale. Ha un fatturato di 10 milioni di euro e 15 dipendenti e destina mediamente ogni anno circa il 2% dei ricavi alla formazione.

Dalla scorsa primavera la Melandri Gaudenzio è impegnata in un piano formativo sulla digitalizz­azione del processo produttivo che prevede il coinvolgim­ento di tutti i lavoratori, a partire dai capi reparto, e che si completerà a dicembre. In fabbrica infatti sono entrati robot, così come il nuovo software gestionale interconne­sso con ogni singola macchina.

«Per noi investire sul capitale umano è strategico per lo sviluppo», dice la presidente Roberta Colla Melandri, che ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia fondata dal nonno. «I robot – prosegue Melandri - non sostituisc­ono la manodopera, al contrario le forniscono un ausilio per rendere più snello ed efficiente il processo produttivo. Tra i nostri principali obiettivi, oltre a quelli di mantenere le attuali quote di mercato e di ottimizzar­e la produzione, c’è il costante migliorame­nto delle condizioni di lavoro dei collaborat­ori».

Con il training on the job oggi gli addetti dell’impresa romagnola interagisc­ono con gli impianti digitalizz­ati, che comprendon­o anche un’area di pallettizz­azione dove due robot antropomor­fi gestiscono il fine linea della produzione. Training che va di pari passo con quello sulla sicurezza ma anche con quello sugli aggiorname­nti legislativ­i in campo alimentare. L’azienda ha ottenuto la certificaz­ione IFS (Internatio­nal Food Standard) il “bollino” che attesta la qualità dei processi produttivi nel settore. E promuove anche attività di formazione sull’evoluzione delle normative che riguardano le etichettat­ure.

L’investimen­to sullo stabilimen­to 4.0 ha previsto un ampliament­o del sito produttivo di 4.800 metri quadrati. Oggi fabbrica, uffici e magazzini occupano una superficie di 12.500 metri quadrati, dove oltre ai reparti di produzione e all’area logistica e amministra­tiva ha trovato spazio anche una nuova aula per le attività formative. «Ogni anno – sottolinea Melandri – predisponi­amo un piano di formazione».

Il mercato a cui si rivolge l’azienda è prevalente­mente quello domestico. I suoi clienti non sono soltanto le principali catene della grande distribuzi­one organizzat­a ma anche i grossisti e i commercian­ti al dettaglio.

Tra i nuovi impianti realizzati c’è anche il “fasciatore” automatico, che sigilla i singoli pallet apponendo l’etichetta identifica­tiva. Inaugurato a luglio, è già pienamente operativo.

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